La Sicilia, grazie alle sue attrazioni, è una meta apprezzabile anche in primavera. Quali sono le ragioni di ciò
E’ quasi arrivata la primavera, almeno su carta e la voglia di stare all’aria aperta, al sole, di temperature tiepide e profumi, di ammirare i colori e la natura che si svegliano si fanno più vivi che mai. Una terra che non delude mai, non solo a primavera ma tutto l’anno, è sicuramente la Sicilia.
Quali possono essere, dunque, cinque motivi validi per visitarla in questa stagione così fiorita?
Una grande attrazione della Sicilia è il cibo. Molte sono le specialità culinarie della regione. Partiamo dalla colazione. Per affrontare una impegnativa giornata di escursioni in Sicilia è d’obbligo fare una colazione abbondante e che ci sia le energie giuste.
La nostra proposta è la famosa granita con brioche. E’ differente da ciò l’ideale collettivo pensa della granita, in Sicilia infatti è presa proprio come prima colazione. I gusti possono essere svariati ma il cult è certamente la mandorla. Viene servita con la panna e una brioche appena sfornata. Come merenda di metà pomeriggio possiamo gustare il cannolo siciliano fatto con un ripieno di ricotta e cioccolato adornato con scorze di arancia e pistacchi sgusciati.
Per pranzo e cena possiamo scegliere tra molti piatti di mare e insalate. Ricordiamo i principali piatti della tradizione siciliana. Pasta alla norma, sono maccheroni con pomodoro, basilico, ricotta di pecora e melanzane fritte. Caponata di melanzane, è assolutamente da assagiare se si va in sicilia. E’ un piatto il cui protagonista sono le melanzane arricchite da sedano, olive, capperi e cipolla. Pasta con il pesto alla trapanese, è un piatto principalmente estivo a base di basilico, olio, mandorle, aglio e pomodori. Infine vi citiamo il pane cunzatu. Il concetto è quello della bruschetta ed è solitamente utilizzato come antipasto. Si suole strofinare sul pane il pomodoro con l’aglio e condirlo con acciughe, olio e pomodoro.
Non si può andare in Sicilia e non vedere lo splendore che offre il suo mare. A seconda della regione dell’isola in cui si va ci sono spiagge che fanno invidia a quelle dei Caraibi. Le zone in cui il mare dà il meglio di sé sono rappresentate dalla citta di Cefalù, San Vito lo Capo e Favignana. Quest’ultima è un posto paradisiaco in cui c’è una delle spiagge più bella di tutta l’isola, Cala Rossa.
Il sole è certamente una costante che in Sicilia non manca mai. Sull’isola ci sono temperature miti o addirittura estive per quasi tutto l’anno. In genere nel mese di Marzo e Aprile la media della temperatura è di 20/22 gradi all’ombra. Sicuramente il costume da bagno è da portare con sé in valigia. I locali di solito in queste stagioni iniziano a fare i primi bagni nel mare anche se l’acqua può risultare un pochino fredda. Se volete essere certi di fare il bagno a primavera allora andate a Lampedusa che sebbene sia nelle acque africane mantiene il tocco che distingue la Sicilia. Qui la temperatura dell’acqua si aggira tra i 18 e i 19 gradi.
La Sicilia è in grado di soddisfare anche la voglia di cultura. moltissimi sono i luoghi ricchi di storia sparsi per tutta l’isola. Un posto da visitare sicuramente sono le rovine del teatro antico di Taormina. La sua vista è davvero incantevole sia per il peso storico che si porta dietro che per la vista mozzafiato che si ha sul mare. Un’altra tappa obbligata è la Valle dei Templi di Agrigento. Essa è testimone del passaggio dei greci in Sicilia. La sua importanza è riconosciuta in tutto il mondo. Città in cui si deve fare una gita è Messina. Essa è famosa per essere un centro vivace e dinamico in cui si possono assaggiare tutte le specialità sicule e ammirare allo stesso momento l’Etna.
La sicilia tuttavia non è solo mare, sole e cibo. La sicilia è anche natura selvaggia e brulla ma affascinante allo stesso momento. Come non poter citare l’imponente vulcano dell’Etna che campeggia sull’isola. Molte anche le risorse naturali che si distinguono in boschive, montane e naturali. per montane si intendono tutte quelle che si ammirano a quote più elevate, in pratica dove il paesaggio perde i suoi connotati mediterranei. Da visitare è la riserva di Cavagrande in cui il protagonista è un canyon di roccia bianca dalla lunghezza di oltre 10 km all’interno del quale scorre un fiume. Anche la riserve del Vendicari è molto suggestiva. Ha un’estensione di 15000 ettari ed è posta nell’estremità sud dell’isola.
Per chi ha qualche giorno a disposizione, un itinerario fuori dai classici schemi è la zona di Agrigento, definita da Pindaro la città più bella dei Mortali, e casa di importanti scrittori quali Pirandello, Sciascia e Camilleri.
Una volta giunti ad Agrigento (aeroporti e porti di Catania, Palermo e Trapani), potete immediatamente vedere il mare Africano, come amano definirlo gli agrigentini davanti ai vostri occhi.
Gli amanti dei dolci non possono perdersi il gelato al pistacchio e pecorino ed il cannolo siciliano della pasticceria. Per chi preferisce il salato, un salto da Pio X non può mancare: arancine, miscate, mignolate, sfincioni, calzone fritto, e la squisita tabisca (pizza allungata cotta al forno) – ideali da mangiare su una delle tantissime spiagge agrigentine od in barca – faranno gola a chiunque.
Le spiagge dell’ampio litorale sono attrezzate nel centro di San Leone – lido di Agrigento – selvagge e circondate da splendide dune di sabbia dorata al di fuori del centro abitato: a sud di San Leone si trovano le spiagge di Cannatello e le due incantevoli riserve naturali di Zingarello e di Punta Bianca. A nord di San Leone, si incontrano le spiagge di Maddalusa, ampia e selvaggia, Punta Grande, Punta Piccola e la famosissima Scala dei Turchi. Falesia di marna bianca sulla quale è possibile prendere il sole, fare passeggiate o tuffarsi in mare. Le Pergole, piccole calette di sabbia circondate da suggestive coste rocciose a picco sul mare. Giallonardo, ampia spiaggia sulla quale le tartarughe Caretta Caretta vanno a nidificare, la Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa, ampia area naturale protetta in gestione al WWF.
Da non perdere i i tramonti da queste spiagge, irripetibili e diversi ogni sera! I posti migliori per vedere un tramonto che sicuramente vi rimarrà nel cuore sono OceanoMare e la Scala dei Turchi a Realmonte. Non si può andare via da Agrigento senza aver visitato il suo centro storico, ricco di cultura e storia: un susseguirsi di stradine in salita e discesa che racchiudono chiese e conventi più o meno nascosti, come la Cattedrale di San Gerardo o la Chiesa ed il Monastero di Santo Spirito, la Basilica di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria dei Greci, il teatro Pirandello e la casa di Pirandello (Piazzale Caos).
Scendendo verso il mare ci si ritrova magicamente all’interno dell’inimitabile Valle dei Templi, Patrimonio dell’Unesco, che lascerà sicuramente chiunque stupefatto: le colonne di Ercole, il Tempio della Concordia ed il Tempio di Giunone rimarranno impressi a lungo. Consigliatissima al tramonto, sia per una questione di temperature che per una questione di colori, a dir poco unici. Il tempio di Castore e Polluce vi accoglierà all’ingresso del giardino della Kolimbetra, in gestione alla FAI, magnifico giardino dove si può anche raccogliere frutta fresca e mangiarla al momento.
La Sicilia vi aspetta!