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Mozia, un’antica città fenicia sull’isolotto di San Pantaleo, si trova nello Stagnone di Marsala, la più vasta laguna della Sicilia, caratterizzata dalla presenza di acque basse. Scopri come arrivare a Mozia, in Sicilia.
Mozia, Sicilia: come arrivare
L’isola di Mozia nella laguna delle saline dello Stagnone di Marsala, è caratterizzata da acque basse e dalla presenza di antichi ritrovamenti archeologici.
Ciò la rende una delle attrazioni più suggestive della Sicilia.
Un luogo ricco non solo di storia e cultura, ma anche di bellezze naturali.
Trattandosi di un’isola molto piccola, è una località tranquilla e perfetta per trascorrere una vacanza rilassante.
Ma come si giunge fino a questa splendida destinazione? Scopriamolo subito.
Come arrivare
Per arrivare all’isola di Mozia bisogna innanzitutto giungere a Marsala, nella Sicilia occidentale. Per godere di uno splendido panorama lungo il tragitto si può percorrere la Via del Sale, un caratteristico itinerario che si sviluppa tra mulini a vento e saline e che conduce da Trapani a Marsala.
In autostrada, invece, occorre arrivare fino a Trapani/Birgi, e seguire le indicazioni per le Saline di Marsala dello Stagnone.
Da qui bisogna lasciare l’auto al parcheggio delle saline e qui prendere il traghetto che va sull’isola. In alternativa, inoltre, è possibile raggiungere l’isola a piedi, seguendo l’antica strada punica. La strada è molto suggestiva perché è sommersa dalle acque, la si può percorrere durante i periodi di bassa marea.
Poi, occorre prendere un traghetto con biglietto dal costo di € 5,00 a persona. Una volta giunti sull’isola, inoltre, occorre pagare un altro biglietto di ingresso, del valore di € 9,00.
La compagnia che opera i collegamenti da Marsala all’isola è la Mozia Line, attiva ormai da molti anni nello Stagnone.
Cosa vedere
L’isola è visitabile dalle 9 alle 13 in inverno, in estate anche nel pomeriggio dalle 15 ad un’ora prima del tramonto.
Incluso nel prezzo del biglietto di accesso all’isola c’è l’ingresso al Museo Whitaker che conserva tutta una serie di prestigiosi reperti archeologici trovati nell’isola.
Il reperto più importante del museo è Il giovanetto di Mozia, una statua marmorea definita anche la statua del mistero. Si tratta di una statua greca rinvenuta in una provincia punica, di difficile collocazione storico-artistica.
Da non perdere, poi, l’antica cinta muraria lunga due chilometri e mezzo racchiudeva l’intera isola con i suoi resti sparsi lungo tutta la costa.
Un luogo di rara bellezza è il santuario di Cappiddazzu, un’area sacra che sorge a poca distanza dalla Porta Nord: il complesso era costituito da fosse scavate nella roccia ed edifici sacri.
La necropoli, invece, è una vasta zona spianata attraversata dalla cinta muraria. Le tombe sono delle piccole fosse scavate nella roccia o nel suolo dove era posto il cinerario.
Un’altro luogo da non perdere è la cosiddetta “casa dei mosaici”, un complesso edilizio che sorgeva lungo la costa sudorientale dell’isola.