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Uno dei musei più particolari e curiosi da visitare è il museo dei cuori infranti di Zagabria. Una visita molto singolare, che unisce tutti i cuori spezzati, ma anche un’attrazione davvero interessante da non perdere.
Museo dei cuori infranti di Zagabria
Il Museo delle relazioni interrotte di Zagabria rappresenta un viaggio emotivo unico nel mondo attraverso centinaia di rotture.
Una raccolta di storie d’amore non andate a buon fine che si raccontano attraverso oggetti e rappresentazioni. Ma non sono semplici oggetti. Si tratta di scrigni che custodiscono ricordi dolorosi e troppo pesanti da tenere a portata di mano.
Muzej prekinutih veza” o Museum of broken relationships, noto come “museo dei cuori infranti”, è il luogo che raccoglie tutti questi ricordi, e fa parte di una grande opera d’arte partecipata, un rito di esorcizzazione collettivo.
Ma non solo.
Si tratta di un luogo che celebra ciò che è stato, anche se è ormai finito.
La storia del museo
L’idea del museo nasce proprio da una storia di amore finita, tra l’artista Drazen Grubisic e la produttrice Olinka Vistica.
Dopo essersi separati, i due decisero di creare qualcosa perché quello che era finito non sparisse del tutto, realizzando così una mostra nel 2006.
Dopo il grande successo, la mostra è stata ospitata in moltissime città d’America, d’Europa e d’Asia. In giro per il mondo, ad ogni tappa acquisiva cimeli e ricordi di relazioni sentimentali finite. Il pubblico, infatti, poteva donare un oggetto all’esposizione, prendendo parte alla creazione che così cresceva e cambiava ad ogni tappa. Ancora oggi la mostra viaggia nelle maggiori città del mondo, ma è a Zagabria che ha trovato la sua fissa dimora dal 2010.
La visita
Il museo si trova a Zagabria, in uno splendido palazzo barocco del settecento di Kulmer nella Città Alta, una parte storica di Zagabria ricca di attrazioni turistiche.
Il museo è articolato in tre parti. La prima è virtuale, sul sito ufficiale, dove è possibile condividere in rete la propria esperienza, i ricordi e i luoghi dell’amore finito.
Vi è poi lo spazio fisico del museo, dove gli oggetti vengono esposti e sostituiti periodicamente con i nuovi arrivi.
C’è, poi, una parte interattiva, la ‘Stanza delle Confessioni‘, nella quale i visitatori lasciano dichiarazioni personali in formato audio legate alla loro vita di coppia.
Il percorso espositivo mostra centinaia di reperti sentimentali provenienti da tutto il mondo. Simboli di amore e di rabbia, dai classici pelouche, ai bigliettini, passando per anelli, fotografie, fino a feticci più bizzarri, come nani da giardino distrutti durante una lite, un’ascia, una gamba artificiale di un reduce.
Ma non solo. Telefoni, compilation romantiche, e altri pezzi di vita.
L’idea che ispira questo progetto non è legata al sentimentalismo o alla malinconia, ma ruota totalmente intorno al superamento del senso di fallimento che lasciano le relazioni amorose finite. Un luogo che ha il desiderio di andare oltre il puro dolore, con l’elaborazione della sofferenza e la rinascita e il conforto che questi oggetti, portano una volta raccolti ed esposti.
Qui si ha la possibilità di liberarsi del concetto di fallimento grazie alla creazione e alla partecipazione, che sia per una sorta di liberazione terapeutica o per semplice curiosità.