Se avete una settimana di tempo da dedicare al vostro viaggio a Mykonos, ecco alcune mete da aggiungere alle tappe sull'isola
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Perfetta per una vacanza all’insegna del divertimento, ma anche dello slow tourism: Mykonos, e le isole vicine, riservano luoghi inaspettatamente calmi e lontani dalla movida giovanile, da tempo marchio di fabbrica dell’isola greca
Il colore bianco è il segno distintivo del paesaggio greco, merito delle case in calce bianca, tipiche dell’architettura cicladica. Non solo le case, ma anche le chiese e altre architetture sono il più delle volte realizzate in questo modo, e senz’altro devono al proprio colore parte del loro fascino.
Stiamo parlando della Chiesa della Panaghia Paraporthiani, che sorge nel quartiere di Kastro, l’antico quartiere del capoluogo di Mykonos, Chora, una delle mete privilegiate per chiunque abbia voglia di conoscere le tradizioni e la cultura dell’isola.
Questa chiesa ortodossa, originalissima nella fattura perché nata della fusione di quattro piccole chiese costruite l’una vicina all’altra nel periodo dal XV al XVII secolo, è uno dei simboli di Mykonos, insieme ai suoi mulini a vento, che dominano l’isola dalle colline.
Costruiti nel XVI secolo, per secoli hanno macinato e fornito il grano a tutta la Grecia e al resto del mondo, lavorando ogni volta ci fosse una burrasca ad alimentare le loro pale in legno. Dei 16 mulini a vento originari, oggi ne rimangono solo sette, e solo uno – il Boni – è visitabile perché adibito a Museo.
Sarà interessante dedicare una giornata alla visita dei musei di Mykonos, che raccontano con oggetti, documenti e testimonianze la vera storia dell’isola. Tra quelli nel quartiere Kastro, varrà la pena un passaggio al Museo del Folklore, vero e proprio custode di oggetti e costumi della tradizione di questi luoghi, e senza dubbio una visita più accurata al Museo archeologico, depositario della storia di Mykonos e dell’intera Grecia, di cui è tra i musei più antichi
Facilmente raggiungibile dalla vicina Mykonos con traghetti giornalieri, l’isola di Delos è un enorme sito archeologico, riconosciuto come patrimonio Unesco dal 1990.
Piccola e quindi visitabile in giornata, questa piccola isola è una splendida testimonianza della cultura e della civiltà dell’Antica Grecia. Sono ancora visitabili i reperti archeologici dell’antica Ortigia, questo era il suo nome nell’antichità, reperti che hanno dimostrato che l’isola era già abitata fin dal 3000 a.C..
Gli scavi che hanno restituito ciò che oggi si può vedere furono iniziati nel 1842 dalla Scuola Archeologica Francese, e sono tutt’ora in corso.
Passeggiate per Delos e lasciatevi incantare dal porto sacro, uno dei moli più antichi, dai Templi di Apollo, Latona e Artemide, dall’Agorà di Teofrasto e dalle tante abitazioni di età ellenistica e romana, ancora oggi decorate da mosaici.