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Fare un viaggio in camper in Norvegia è un’esperienza intensa e indimenticabile, ma ecco cosa bisogna assolutamente vedere durante il tragitto.
Norvegia: cosa vedere in camper
Dal confine italiano del Brennero alle terre di Norvegia sono oltre 1600 i chilometri da percorrere.
Ma prima di lasciare il continente dal porto di Hirsthals per l’approdo in Scandinavia, si devono percorrere le autostrade di Austria, Germania e Danimarca.
In genere, il punto di partenza per il viaggio in camper in Norvegia è Kristiansand, la città più a sud del paese dei fiordi. Ma ci sono alcune informazioni da conoscere prima di intraprendere il viaggio on the road per il paese scandinavo.
Informazioni
Durante il viaggio è bene fare attenzione al contachilometri, perché superare gli 80 chilometri di velocità comporta multe piuttosto salate.
Seconda regola importantissima è: Alcol 0.
Ma vediamo, adesso, alcuni dei tragitti più interessanti per il viaggio.
Alcune delle strade più belle da percorrere sono la E10 delle Lofoten, la Atlanterhavsveien, la FV7 tra Bergen e l’Hardangerfjord. Ma non solo. Anche il tratto tra Stavanger e Kristiansand nella suggestiva regione Jaeren è davvero incredibile.
Itinerari
La E39 che da Kristiansand conduce a Stavanger non è la strada litoranea. Infatti, l’asfalto si addentra e sale a tornanti per una montagna rocciosa. Si scende, poi, a quasi 300 metri d’altitudine.
Da non perdere, in questo tratto del viaggio, è il “capo sud” della Norvegia, segnato dal faro di Lindesnes. Dipinto di un rosso intenso, è uno spettacolo incredibile da visitare, soprattutto all’alba o al tramonto.
Il percorso, poi, prosegue svoltando da Lyngdal verso la “43”, strada che conduce dopo circa 20 chilometri al pittoresco porticciolo di Farsund, con case e villette in stile Art Nouveau.
Continuando sulla E39 il paesaggio si fa più piatto, fino al caratteristico quartiere degli olandesi di Flekkefjord, che ricorda l’antico commercio del legname tra i due Paesi.
Seguendo la strada si giunge, poi, all’interno, tra laghi, alture e vallate che anticipano Stavanger, la “città del petrolio”. Da non perdere, qui, la parte vecchia, arroccata sul porto, per godersi una passeggiata tra vicoli acciottolati, e saliscendi abbelliti da casette in legno bianche colorate dai fiori alle finestre. Vicino al porto, invece, non mancano occasioni per mangiare piatti tradizionali e ascoltare buona musica, intrattenimenti per i turisti e soprattutto per i lavoratori delle piattaforme petrolifere costruite al largo della costa.
Da Stavanger, poi, si va verso nord, sulla E39, attraversando il Boknafjorden con un traghetto tra Mortavik e Arsvagen. Arrivati a Aksdal, si devia a sinistra sulla E134 per Haugesund, e dopo essersi lasciati alle spalle qualche isola si tocca Halhjem.
Arrivati qui, Bergen è a venti chilometri di distanza. Da Bergen si può ripartire verso l’interno, incrociando il braccio del Sognefjorden a Laerdarsøri, per poi proseguire alla guida costeggiando lo Josteldalsbreen Nasjonalpark, dove si trova il più grande ghiacciaio dell’Europa continentale.