L'incendio di Notre-Dame è stato domato, ma la Francia è rimasta ferita nel vedere uno dei simboli della sua storia essere vittima delle fiamme.
Notre-Dame alle fiamme. L’edificio più rappresentativo di Parigi dopo la Torre Eiffel è stato divorato dall’incendio nella notte tra il 15 e il 16 Aprile 2019. Dopo un’intensa operazione per domare l’incendio, alla fine i vigili del fuoco hanno avuto la meglio sulle fiamme.
Il bollettino dell’operazione – fortunatamente – non ha riportato nessuna perdita in termini di vite umane, ad eccezione di un pompiere, ricoverato in ospedale per le gravi ferite da ustione. Per quanto riguarda la struttura, invece, il rapporto indicato dal Messaggero segnala il crollo della guglia.
Salvato, invece, il resto della struttura.
Molti la ricordano per l’opera di Victor Hugo. Non è un caso che proprio grazie al romanzo dell’autore francese, la Cattedrale sia tornata al centro dell’attenzione della comunità francese nel 1800. In realtà, la “Nostra Signora” è un vero e proprio monumento alla tradizione storica parigina. Infatti, secondo la ricostruzione degli storici, il teologo Maurice de Sully – passato alla storia come il vescovo di Parigi dal 1160 fino alla sua morte – insistette molto per l’edificazione di Notre-Dame. Il progetto della Cattedrale avrebbe dovuto dare una risposta a 2 problemi: innanzitutto quello inerente allo stato delle cattedrali di allora. La Parigi dell’anno 1000 contava 2 chiese principali, quella di Santo Stefano e quelle di Nostra Signora.
Purtroppo queste 2 risultavano insufficienti per celebrare degnamente le funzioni, in quanto la prima era caduta in rovina da tempo, mentre la seconda era fin troppo piccola. La seconda esigenza derivava dalla necessità di dare ai fedeli sempre più numerosi un luogo di culto dove potessero fermarsi a pregare in un clima di pace e silenzio. Con questi obiettivi, i costruttori del 1160 iniziarono i lavori per l’edificazione di Notre-Dame.
In un clima politico turbolento come quello della Rivoluzione Francese, gli storici simboli del potere dei “padroni” furono soggetti a gravi atti di vandalismo ad opera dei cittadini. I parigini rovinarono pesantemente la Cattedrale, per poi abbandonarla a se stessa durante il Regime del Terrore di Maximilien de Robespierre.
Con la pubblicazione del romanzo “Notre-Dame de Paris” di Victor Hugo nell’Ottocento, la popolazione si schierò a favore di un’imponente opera di restauro, in grado di restituire la giusta dignità all’imponente cattedrale. Oggi, la figura dello scrittore francese è indissolubilmente legata alla rivalorizzazione della Cattedrale. Non è un caso, infatti, che alla luce della drammatica notizia dell’incendio che ha bruciato Notre-Dame, alcuni illustratori abbiano reso un omaggio alla “Nostra Signora”.
I disegni hanno fatto il giro della rete e raffigurano la versione disneyana di Quasimodo – iconico campanaro della Cattedrale, nonché tra i personaggi principali del romanzo di Hugo – abbracciare addolorato un modello in scala della Cattedrale di Notre-Dame.