Le tradizioni folcloristiche sono davvero speciali e fanno rivivere l'anima del Salento.
La Notte della Taranta è una grande manifestazione annuale volta alla celebrazione delle tradizioni e della cultura salentina.
Questa guida vuole, quindi, accompagnare il lettore alla sua scoperta tra storia e curiosità.
La Notte della Taranta è un evento di musica popolare salentina che nasce, poco prima della fine degli anni Novanta, per volere dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina.
La kermesse celebra e valorizza, con cadenza annuale, la cultura e le tradizioni del Salento allo scopo di recuperare dialetto, sapori, costumi e molto altro ancora.
L’evento si tiene nel mese di agosto e fa tappa a Corigliano d’Otranto, Sogliano Cavour, Zollino, Cursi, Sternatia, Martignano, Carpignano Salentino, Calimera, Soleto, Alessano, Galatina, Cutrofiano, Martano e Melpignano.
Queste serate, davvero magiche, sono all’insegna della musica e della cosiddetta ‘pizzica pizzica‘, una semplice danza vivace e movimentata le cui origini sono strettamente correlate all’antico rito di guarigione del tarante.
Tutte le persone che venivano morse dalla tarantola subivano, difatti, un vero e proprio shock e si riprendevano solo con l’ausilio della musica; iniziavano, quindi, a muoversi in modo molto strano mantenendo l’intero corpo aderente al suolo (simulavano in un certo senso le movenze dell’animale che li aveva morsi) e mostrando talvolta le proprie parti intime.
Questo fenomeno, che andava avanti per giorni e giorni, si concludeva con la completa guarigione dei soggetti fino all’anno successivo (intorno al 29 giugno tutto ciò tornava, difatti, a ripetersi in modo ciclico).
Il mito della tarantolata si è poi perso nel corso del tempo e le sue ultime manifestazioni risalgono ai primi anni del Novecento; le celebrazioni si ripetono invece annualmente al cospetto di turisti e salentini per culminare nella serata finale (meglio nota come la Notte della Taranta).
Il concertone si tiene a Melpignano e vede salire sul palco artisti di fama nazionale e internazionale che danno vita a un evento davvero unico nel suo genere e sempre diverso.
La danza coinvolge, come vuole la leggenda, le sole donne perchè erano le uniche a essere morse dalla tarantola e sembra che tutto ciò sia fortemente correlato alle condizioni in cui le stesse erano costrette a vivere.
Il regime patriarcale impediva, difatti, loro qualsiasi forma di libertà e tutto ruotava intorno a un marcato sfruttamento. Le donne cadevano, quindi, in uno stato di profonda depressione e la puntura della tarantola rappresentava per loro la sola e unica via d’uscita; lo stato di alterazione consentiva alle stesse di sfogare la propria rabbia e liberarsi.
La ‘pizzica pizzica’ è diventata, nel corso degli anni, una vera e propria moda e sempre più persone decidono di andare alla sua scoperta. Si balla generalmente in coppia, ma i membri della stessa non devono per forza essere di sesso diverso (questa danza non è, difatti, volta al corteggiamento).
La ‘pizzica pizzica’ ha, inoltre, subito diverse rivisitazioni (neo-pizzica), ma nella sua declinazione originale ci sono alcuni elementi basilari quali ballo, giro, rotazioni e figure legate per braccia e mani. I passi fondamentali comprendono la camminata cadenzata, il passo saltellato e il passo puntato e vi sono inoltre diverse coreografie (giro per mano, ballo frontale, ballo circolare, rota e avvicinamento).
Questa danza prevede infine, come da tradizione, l’uso del fazzoletto che viene sventolato per invitare il proprio partner a ballare (molte persone considerano questo pezzo di stoffa un simbolo d’amore, ma lo stesso sembra essere utilizzato soprattutto per animare il ballo).