La Nuova Caledonia è un territorio costituito da un’isola nota con il nome di Grande Terre. Insieme alle Isole della Lealtà, atolli disabitati che si trovano qualche decina di metri sopra il livello del mare, e ad una isola nota come Isola dei Pini, si caratterizza per essere uno dei territori d’oltremare francesi dell’Oceano Pacifico e, per essere un territorio davvero ricco da un punto di vista della biodiversità.
Questo significa che la Nuova Caledonia è una destinazione perfetta per tutti quei viaggiatori che desiderano venire a contatto con un ambiente, una flora ed una fauna particolari. Inoltre, se si considera che la Nuova Caledonia non è ancora diventata meta del turismo di massa, si capisce come possa essere destinazione da prendere assolutamente in considerazione. Ma quando conviene andare a visitarla e cosa bisogna vedere nel corso di un viaggio?
Quando andare in Nuova Caledonia
Considerando che scoprire la Nuova Caledonia significa compiere un viaggio alla scoperta della natura, bisogna essere consci del fatto che questo territorio è situato nella fascia tropicale dell’emisfero Australe e in altri termini abbastanza lontano dall’equatore.
Questo comporta la necessità di recarsi in Nuova Caledonia in determinati periodi dell’anno, in modo da essere sicuri di trovare delle condizioni atmosferiche che permettano di godersi appieno la vacanza. Senza dubbio il periodo più indicato per scoprirla è quello che va da fine maggio fino a fine settembre, periodo nel quale le temperature sono decisamente miti sia durante il giorno che durante la notte.
Non va però sottovalutato il fattore costituito dalle improvvise piogge tropicali che si possono scatenare anche in quella che è la stagione secca: questo significa che pur potendo utilizzare un abbigliamento tra il primaverile e l’estivo, conviene mettere in valigia anche ciò che serve per proteggersi da eventi piovosi anche decisamente copiosi.
Cosa vedere in un viaggio in Nuova Caledonia
Considerando la conformazione territoriale della Nuova Caledonia e anche la sua estensione, riuscire a scoprirla tutta nel corso di un solo viaggio risulta impresa abbastanza ardua. Questo significa che nel momento in cui si dovesse avere la possibilità di trascorrervi alcune settimane di vacanza, conviene compiere delle scelte ancor prima della partenza, prediligendo ovviamente quelli che sono i luoghi di maggior interesse, sia per quanto concerne le realtà urbane, sia per quanto riguarda le bellezze naturalistiche che questo territorio d’oltremare della Francia offre.
L’unico aeroporto internazionale presente in Nuova Caledonia è quello che si trova sull’isola della Grande Terre, un viaggio non può che iniziare da quest’ultima e precisamene da Noumea, la capitale amministrativa della Nuova Caledonia, che è nota come la “Parigi del Pacifico” sia per la presenza di una popolazione per la maggior parte francofona, sia per l’aria decisamente chic che si respira.
Molto belle sono ovviamente le sue spiagge, tra cui spiccano quelle di Ansa Vata e di Rocher Cesar, che costituiscono senza dubbio il fiore all’occhiello della città da questo punto di vista.
Il luogo da cui iniziare la scoperta della città è sicuramente Place des Cocotiers, al cui interno si trovano, letteralmente, altre piazze più piccole, tra cui spicca Place Feuillet. Per chi ama l’architettura, risulta imperdibile la Cattedrale di Saint-Joseph’s, costruita secondo i dettami del gotico.
Molto interessante è il Centro Culturale Tjibaou, che racconta in modo dettagliato la storia degli abitanti di etnia Kanak, che vivevano in Nuova Caledonia da prima dell’arrivo dei francesi. Quindi ci si può poi recare sulle Isole della Lealtà, che è in realtà un arcipelago costituito da diverse isole dove a fare la “parte del leone” è ovviamente la natura, sotto forma di una barriera corallina di indescrivibile bellezza e delle spiagge che si sviluppano per alcuni km e che sono uno dei luoghi più rilassanti che un viaggiatore possa desiderare di scoprire e in cui si ha davvero la possibilità di riconnettersi con la natura incontaminata.
Infine, si può trovare il tempo per visitare l’Isola dei Pini, il cui nome è dovuto alla presenza, secolare, dei boschi di Araucaria columnaris, che da un punto di vista visivo assomigliano a dei pini.