Il governo neozelandese mette in vendita un intero villaggio per salvarlo dalla scomparsa.
Spesso chi viaggia lo fa perchè ha bisogno di staccare – anche solo per un paio di giorni – dalla routine cittadina, cogliendo l’occasione per immergersi in una cultura nuova visitando una città d’arte o rilassandosi in una meta caratterizzata da bellezze naturalistiche e paesaggi mozzafiato.
Se anche tu voglia di cambiare aria e hai per caso giusto un milione e mezzo di euro da parte, potresti farti avanti per acquistare il villaggio il villaggio di Waitaki messo in vendita dal governo della Nuova Zelanda.
Non è inusuale che nelle vicinanze di fabbriche o cantieri siano costruiti delle piccole cittadine per permettere ad operai e lavoratori lì impiegati di trovare vitto e alloggio nella durata dei lavori. Ciò che è invece inusuale è che questi assembramenti di case con il passare del tempo si trasformino effettivamente in comunità, pur abitando zone spesso molto distanti dai servizi. È stato questo il caso del piccolo villaggio di Waitaki, costruito negli anni 30 per ospitare chi lavorava nella vicina diga: ha conosciuto un breve momento di crescita, nel quale è arrivato ad ospitare ben 3000 abitanti, ma da allora si è andato lentamente svuotandosi, fino a restare deserto.
Per evitare di lasciarlo disabitato, il governo neozelandese ha pensato di metterlo in vendita, alla modica cifra di circa un milione e mezzo di euro: compresi nel prezzo otto caseggiati (ognuno dotato di tre camere da letto), nove garages, un bar e un magnifico chalet con vista sulle vicine montagne. Ma se stai già pensando di fare un’offerta sarai costretto a fare marcia indietro: per evitare di rendere la zona una mecca degli speculatori edilizi stranieri, il governo ha promulgato norme che vietano la vendita di terreni a chi non è cittadino neozelandese.
Un investimento per la vita, ma anche un modo per salvare un paesino che rischia di scomparire nel nulla: il caso di Waitaki può far sorridere, ma è in realtà un triste campanello d’allarme perchè il piccolo centro neozelandese rischia di restare vittima dell’urbanizzazione.
Si tratta di un problema non sconosciuto alla Nuova Zelanda, che qualche anno fa era finita sotto ai riflettori per un caso simile: il villaggio di Kaitangata si era dichiarato disponibile ad offrire casa e lavoro a chiunque, a patto che fosse disposto a trasferirsi lì. Ma chi pensa che si tratti di un fenomeno che non ci riguarda deve rifare i conti: infatti, proprio quest’anno il piccolo paese di Grottole – in Basilicata – ha lanciato un accorato appello. Il borgo rischia infatti di scomparire a causa del numero di cittadini, sempre più basso, e per questo è diventato il fulcro di un progetto – promosso da Airbnb – volto alla valorizzazione delle piccole realtà locali del Sud Italia.