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Le nuove regole per viaggiare in Italia rendono tutto ancora più complicato, ma la situazione emergenziale COVID-19, necessita queste procedure. L’ordinanza firmata il 14 dicembre 2021, dal ministro della Salute Roberto Speranza, introduce infatti delle novità sia per quanto riguarda i paesi europei che per quanto riguarda i paesi esteri.
Esse al momento saranno valide fino al 31 gennaio.
Nuove regole per viaggiare in Italia da Paesi della fascia C
La nuova ordinanza prevede nuove misure anche per coloro che entrano o tornano in Italia da Paesi europei della fascia C. In questa fascia rientrano: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
L’ingresso sarà consentito solo se verranno presentati i seguenti documenti alle autorità di competenza, al momento dell’imbarco e dell’arrivo:
a. Passenger Locator Form
b. Certificazione verde
c. Certificazione di tampone risultato negativo effettuato nelle 24 ore precedenti all’ingresso se antigenico, o nelle 48 ore precedenti se molecolare. Questa certificazione sarà necessaria anche per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale.
A queste misure si aggiungo l’obbligo di quarantena di 5 giorni presso la propria residenza o presso il domicilio indicato nel Passenger Locator Form, per coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale, anche se con risultato negativo del tampone.
Queste misure non riguardano i bambini sotto i 12 anni di genitori entrambi vaccinati. Qualora i genitori non fossero vaccinati, anche i bambini sono obbligati alla quarantena.
Nuove regole per viaggiare in Italia da Paesi della fascia D
Similmente, la nuova ordinanza introduce anche nuove misure per coloro che desiderassero visitare il nostro paese o rientrarvi, da paesi della fascia D. In questa fascia rientrano: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Colombia, Giappone, Indonesia, Israele, Kuwait, Perù, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America, Emirati Arabi Uniti, Uruguay, Taiwan, Hong Kong e Macao.
In questo caso l’ordinanza vuole la presentazione di:
a. Passenger Locator Form
b. Certificazione verde per completato ciclo vaccinale o se proveniente da Canda, Giappone o Stati Uniti d’America anche per avvenuta guarigione.
c. Certificazione di avvenuto test molecolare o antigenico risultato negativo, fatto rispettivamente nelle 72 e 24 ore precedenti. Se proveniente da Regno Unito e Irlanda del Nord, paesi facenti parte della fascia D, allora per il test molecolare bastano 48 ore.
Qualora manchino le certificazioni sopra citate, o qualora non si abbia completato il ciclo vaccinale, si ha l’obbligo di quarantena di 10 giorni, al cui termine è previsto un test molecolare o antigenico da risultarsi negativo.
Nuove regole per viaggiare in Italia da Paesi della fascia E
Infine, l’ordinanza prevede anche nuove misure che per coloro che provengono da paesi della fascia E, per cui da tutti i paesi non rientranti nelle precedenti due fasce.
Il rientro è previsto solo in determinati casi:
a. esigenze lavorative, di salute o di studio
b. assoluta urgenza
c. rientro presso il domicilio, abitazione o residenza, anche di un convivente con cui vi sia una comprovata e stabile relazione affettiva.
Queste misure valgono anche per coloro che dall’Italia volessero recarsi nei paesi della fascia E. All’arrivo ci sarà l’obbligo di presentare:
a. Passenger Locator Form
b. Certificazione di avvenuto test molecolare o antigenico, risultato negativo e risalente a massimo 72 ore prima.
A ciò segue l’obbligo di isolamento fiduciario per dieci giorni, al cui termine seguirà la sottoposizione ad un test molecolare o antigenico, da risultarsi negativo.
Infine, rimane fino al 31 gennaio, il divieto di ingresso in Italia per coloro che arrivano da Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia e Swatini. E’ prevista un’eccezione per i cittadini italiani con residenza in Italia, che potranno rientrare ma con l’obbligo di quarantena di dieci giorni e presentazione all’arrivo di test molecolare negativo fatto nelle 72 ore precedenti.