Ö Magazín: un viaggio gastronomico nel cuore della Liguria

Scopri come un magazzino di pesca si è trasformato in un ristorante di successo.

Le origini di Ö Magazín

Nel suggestivo Golfo del Tigullio, precisamente a Portofino, ha preso vita la storia di Ö Magazín, un ristorante che ha saputo unire tradizione e innovazione. Fondato negli anni ’90 dalle sorelle Emilia e Simona Mussini, il locale è nato dalla trasformazione di un vecchio magazzino di reti e attrezzature da pesca.

Questo legame con il mare è il cuore pulsante del ristorante, che si è rapidamente affermato per la sua cucina semplice e genuina.

Un’espansione che racconta una storia

Ö Magazín non è solo un ristorante, ma un progetto che si è evoluto nel tempo.

Dopo il successo iniziale a Portofino, il gruppo ha ampliato la sua offerta con nuove aperture, come Ö Magazín Österia a Santa Margherita Ligure e Ö Magazín Gelateria, che si affaccia sul mare. Ogni nuova sede porta con sé un pezzo della tradizione ligure, ma anche un tocco di modernità, grazie all’impegno della nuova generazione rappresentata da Antonio Bertullo, figlio di Emilia.

La filosofia culinaria di Ö Magazín

La cucina di Ö Magazín è un omaggio ai sapori del Mediterraneo, con un menù che esalta la freschezza degli ingredienti locali. Tra i piatti più apprezzati ci sono gli Spaghetti Magazín e la frittura di pesce con salsa marinara piccante. Ogni piatto racconta una storia, frutto di una passione che si tramanda da generazioni. La recente apertura di Ö Magazín Al Pörto a Rapallo rappresenta un ulteriore passo verso il futuro, con un’attenzione particolare alla qualità e all’autenticità.

Un futuro luminoso per Ö Magazín

Con l’arrivo dello chef Roberto Villa, il gruppo ha intrapreso un percorso di rinnovamento, mantenendo però salde le radici nella tradizione. La sfida per il futuro è quella di continuare a crescere, mantenendo l’autenticità del brand e la qualità dei piatti. Antonio Bertullo ha dichiarato: “Vogliamo portare la nostra cucina anche in grandi città come Milano, senza mai dimenticare da dove veniamo.”

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