Orvieto è una delle città più antiche d'Italia. Come visitare l'antico borgo e le splendide località e i paesaggi circostanti.
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Orvieto è fascino, storia, tradizione, armonia e spiritualità. Un simposio dei valori più profondi abbarbicati in una rupe di tufo, dalle cui antichissime mura, è possibile vivere l’emozione dell’incontro di storie e culture differenti, che hanno plasmato l’identità dell’Umbria e di tutta l’Italia centrale.
Orvieto è pace e bellezza, ma non disdegna di mostrare uno spirito vivace, curioso e dinamico; lo dimostrano le tante manifestazioni culturali e artistiche ambientate nel suo centro storico e nei diversi agriturismi, subito fuori dalle mura.
Il passaggio delle epoche e delle popolazioni lascia traccia di un percorso ma pare che le origini di orvieto risalgono alla civiltà etrusca.
I primi insediamenti, risalgono al IX secolo a.C. e furono localizzati all’interno delle grotte scavate nel tufo e ricavate nel massiccio su cui sorge la città. Durante il III° secolo a.C. la città viene annessa ai territori di Roma e rimane tale fino al declino dell’impero d’occidente, diventando successivamente un comune libero, ma fedele al successivo Stato Pontificio.
La fedeltà al papato, fa sì che Orvieto si trasformi in una città ricca e prosperosa per tutto il Medioevo: proprio in questo periodo vengono costruiti i molti palazzi ed edifici sacri che rappresentano la città, tra cui spicca il celeberrimo Duomo, risalente al 1263, e che resta la testimonianza architettonica più importante della città, grazie alla sua splendida facciata gotica e le decorazioni e delle cappelle interne.
Storia, tradizione e spiritualità sono i canoni principali sui quali la città di Orvieto mostra il suo fascino al mondo. Il centro storico è il luogo dove lo spirito (è il caso di dirlo) concentra il suo fascino secolare che, per citare il Manzoni: “Sa di latino”!
La scoperta di Orvieto parte indubbiamente dal suo splendido Duomo: l’edificio è un particolare ed eclettico esempio di architettura romanico-gotica, all’interno del quale sono custoditi i celebri affreschi di Luca Signorelli e molte altre opere d’arte, tra cui il Sacro Corporale. I lavori del Duomo cominciarono intorno al 1290 e fu completato da Lorenzo Maitani, al quale si deve la straordinaria facciata ricca di bassorilievi e impreziosito da mosaici e dal rosone di Andrea Orcagna.
Spostandosi verso la città antica compare il Pozzo di San Patrizio, realizzato nel 1527 su da Antonio da Sangallo il Giovane, per volere di Clemente VII. Si tratta di un’opera idraulica all’avanguardia perché capace di garantire l’approvvigionamento di acqua dalla rocca sovrastante; essa fu molto utile durante i molti assedi e conflitti, che coinvolsero la città.
Orvieto è anche una città sospesa tra cielo e terra, perché, alla realtà di superficie, corrisponde una realtà sotterranea tutta da scoprire. Non sarà nota come Napoli sotterranea ma Orvieto Underground è anch’essa ricca di passaggi, grotte, cavità, scavate dagli abitanti nel corso dei secoli, all’interno della quale furono scoperti molti siti d’interesse storico archeologico: né è un caso, la necropoli del Crocefisso del Tufo risalente al periodo etrusco. Alla bellezza dei palazzi, si aggiunge poi l’eleganza del Museo dell’Opera del Duomo, il Museo d’Arte Moderna e lo splendido Teatro Mancinelli risalente al 1866 e riaperto al pubblico nel 1993 dopo una lunga fase di restauro.
Orvieto è una città antica, quanto ricca di tradizioni che vanno anche aldilà delle tradizioni religiose. Tra le più importanti vi è l’esposizione della santa reliquia, che consiste in un corteo storico rievocativo che coinvolge 400 figuranti e che sin tramanda da secoli.
La cosiddetta Festa della Palombella, risalente al Trecento, è un evento caratteristico durante i matrimoni. La cerimonia raggiunge il suo culmine quando viene fatta volare una colomba, legata a una raggiera di mortaretti che vengono fatti scoppiare su un cavo d’acciaio dalla chiesa di San Francesco al Duomo; la stessa colomba viene poi donata alla prima coppia di sposi di quel giorno. Spostandosi poco fuori, tra i dintorni di Orvieto è possibile scoprire tanti borghi ricchi di arte e natura. Tra queste ne citiamo solo alcuni:
Un borgo immerso nelle colline coperte di boschi di faggio, leccio e ginepro, le cui origini ricalcano quelle della vicina Orvieto, e non mancano testimonianze architettoniche dell’epoca romana, ma anche dei resti archeologici nelle immediate vicinanze del borgo.
Situato sulla sommità di un altopiano, sopra il vicino Lago di Bolsena. I primi insediamenti della zona risalgono al VI secolo a.C., nonostante esse furono terre di passaggio per i romani che risiedevano in Orvieto. Come per tutti i comuni del comprensorio orvietano, anche per Castel Giorgio, il periodo di massima crescita fu il Medioevo.
Una meta ideale per chi predilige le bellezze paesaggistiche e i soggiorni rilassanti, grazie alla sua posizione immersa nel verde. È possibile fare lunghe e salutari passeggiate e aver così la possibilità di attraversare quelle terre, patria del pregiato tartufo umbro. A circa un’ora d’auto dal centro di Orvieto, è possibile ammirare le cascate delle Marmore: uno dei luoghi più belli e suggestivi dell’Umbria e non solo e la cui origine deriva dal salto del fiume Velino che si tuffa letteralmente nel sottostante fiume Nera. Un salto di circa 170 metri che fanno di questa cascata d’acqua uno spettacolo fantastico della natura.
Per visitare questo museo a cielo aperto, abbiamo selezionato alcuni tra le migliori strutture alberghiere, adatte a tutti i gusti e le esigenze e ideali per avere un soggiorno piacevole, immerso in uno dei luoghi più belli d’Italia. Situato a 100 metri dal Duomo di Orvieto e a 200 metri dalla Torre del Moro, sorge Il Terrazzino sul Duomo: qui è possibile prendere un appartamento con viste sul Duomo della città, una terrazza, il Wi-Fi gratuito e ogni tipo di comfort. Spostandosi a soli 4 Km. dal centro storico, c’è l’Hotel Orvieto, la cui nuova gestione è organizzata per accogliere la propria clientela in maniera accurata, prestando attenzione anche ai piccoli particolari.
Per chi ha voglia di vivere una dimensione più familiare, consigliamo l’Hotel Gialletti, situato all’ingresso di Orvieto: 51 camere arredate con cura e attenzione nei dettagli dotate di bagno privato, tv con pay per view, riscaldamento autonomo e internet Wi-Fi. All’interno sala colazioni, sala riunioni, ristorante, sala tv e lettura, bar caffetteria e ampio parcheggio gratuito. Sempre alle porte di Orvieto, vi è l’Hotel Villa Ciconia: un’elegante villa del cinquecento dotata di dodici camere doppie dotate di tutti i comfort; sala bar, sala lettura, 2 sale convegni da 20 a 60 posti, ristorante e una piscina immersa nel verde e di un parcheggio privato.
Per chi vuole vivere l’esperienza unica della campagna umbra, consigliamo Altarocca Wine Resort. Si tratta di un’azienda agricola biologica di 10 ettari immersa nella campagna al confine tra Toscana, Umbria e Lazio, con una splendida panoramica su Orvieto, due piscine all’aperto e un centro benessere.
Per chi sceglie i Bed and breakfast, a 2 km dal Duomo, c’è il B&B Podere Pescara, che offre servizi gratuiti quali la connessione Wi-Fi e un parcheggio privato, mentre le camere includono una TV a schermo piatto, un bagno privato e un set di cortesia, con accappatoi e asciugacapelli. Tra le offerte al pubblico, il Podere offre una card, che vi permetterà di beneficiare di tariffe scontate sui biglietti dei musei e sui pasti presso i ristoranti partner di Orvieto e Bolsena. Il fascino dei tanti B&B di Orvieto sta a anche nella loro ubicazione, all’interno di palazzi molto antichi.
È il caso de La Casa Di Tufo, situato in un palazzo del V secolo a 200 metri da Piazza della Repubblica, che offre ampie camere e un monolocale che uniscono modernità ed elementi architettonici originali in sintonia con il fascino storico delle sue mura e del cortile interno affacciato sulla città. Al mattino è possibile avere una colazione a buffet a base di prodotti dolci e salati, tra cui i prodotti tipici della tradizione locale; formaggi e salumi.