In quali Paesi con poche restrizioni Covid si può andare senza eccessivi controlli.
Argomenti trattati
Il Covid-19 ha colpito tutto il mondo, e ha paralizzato il settore turistico globale, ma vi sono dei Paesi con poche restrizioni che accolgono i turisti senza effettuare troppi controlli. Un paradiso per i viaggiatori che hanno dovuto posare la valigia.
Vediamo, quindi, quali sono gli Stati con misure meno rigide.
Da febbraio il mondo sta affrontando uno dei periodi più duri della storia, che sta limitando la quotidianità in tutti i suoi aspetti. Tra i settori più colpiti dalla pandemia, quello del turismo sta arrancando dopo un’illusoria pausa durante l’estate.
Tuttavia, ad oggi molti Paesi hanno chiuso le frontiere e hanno imposto limitazioni ai viaggi.
Di certo questo non è il momento migliore per organizzare una vacanza, ma non tutti i Paesi sono di questo avviso. Infatti, in giro per il mondo vi sono diversi Stati che non hanno previsto grandi limitazioni per i turisti.
Vediamo, quindi, quali sono i Paesi in cui il turismo sta resistendo e in cui i contagi sono pochi, le destinazioni da sogno di oggi.
Una situazione stabile è quella della Repubblica Dominicana, che grazie ai numeri ridotti di casi e di ricoveri continua a puntare sul turismo. Infatti, per entrare nella Repubblica Dominicana non è richiesto alcun tampone.
Vi possono essere, tuttavia, dei semplici controlli della temperatura in aeroporto. Inoltre, è in vigore una quarantena di sicurezza dalle 21 alle 5 per i giorni feriali e dalle 19 alle 5 nei weekend.
Migliora ogni giorno il bollettino delle Bahamas, che accoglie i turisti a braccia socchiuse. Infatti, vi sono dei controlli, ma non rigidissimi. Infatti, è sufficiente che il turista presenti un test negativo fatto entro 5 giorni dalla partenza. Successivamente, dovrà compilare una documentazione al prezzo di 40 o 60 dollari.
Le Bermuda non registrano decessi da mesi, perciò non hanno ritenuto necessario chiudere le frontiere. Infatti, per entrare alle Bermuda è necessario un test negativo che deve essere fatto entro 7 giorni dalla partenza. Poi, non meno di 24 ore prima dell’ingresso nel Paese, bisogna chiedere online un’autorizzazione che costa 75 dollari. Questo importo coprirà anche gli altri test richiesti durante la permanenza. Questi test si svolgono all’arrivo, al quarto giorno, all’ottavo e al quattordicesimo. Dopo il test all’arrivo, i turisti devono mettersi in quarantena nei loro alberghi fino all’arrivo del risultato negativo. Questo arriva solitamente entro 24 ore, e poi sono liberi di muoversi.
Una situazione tranquilla, o presa eccessivamente sotto gamba, è quella del Nicaragua. Infatti, per entrare nel Paese è sufficiente presentare un test negativo fatto 72 ore prima dell’arrivo. Non ci sono altre restrizioni.
Pur essendoci il coprifuoco in tutto il Paese dalle ore 23, per entrare in Perù è sufficiente presentare un test negativo fatto 72 ore prima dell’arrivo.
L’ingresso in Ghana richiede la presentazione un test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti al viaggio. Inoltre, il turista dovrà effettuare un altro test all’arrivo che costa 150 dollari. Il risultato viene comunicato entro mezzora e se è negativo non vi sono altre restrizioni.
Il vero paradiso è quello delle Maldive, che è riuscito a mantenere i numeri dei contagi bassi pur mantenendo aperti i confini. Infatti, i turisti possono entrare alle Maldive senza fare alcun test.
Infine, nel caso di Bahrai i turisti al di sopra dei sei anni di età vengono testati all’arrivo, al costo di circa 80 euro. Per chi soggiorna per più di dieci giorni è richiesto un secondo test.