Palatino, insieme agli altri sei colli,rappresenta per i romani e non solo il luogo che ha dato origini alla città. Questa peculiarità ha dato a questo luogo un’idea di sacralità sia per i romani che per tutti coloro che sono affascinati dalla storia di Roma.
Palatino Roma, storia del Colle
Secondo la leggenda, il giorno Ventuno Aprile, del 754 Avanti Cristo, fu Romolo a tracciare il famoso solco quadrato, su questo famoso colle che aveva una posizione strategica rispetto al Tevere perché favoriva la visuale su un’ampia zona e non si trovava in un punto troppo lontano dal mercato del foro Boario.
Oltre alle affascinanti leggende che circolano sulla mitica origine di questa città, da recenti scavi, sono stati trovati resti di capanne della prima età del ferro che provano la presenza di insediamenti umani proprio nello steso posto dove la tradizione popolare vede collocato il villaggio del fondatore di Roma.
Si tratta certamente di uno dei villaggi, se non il principale, che nel tempo dettero vita a Roma. Il colle Palatino è famoso per essere stato dal 44 Avanti Cristo la dimora ufficiale degli Imperatori.
Il primo fu proprio Augusto. Anche se fu Augusto il primo a dimorarvi, non fu lui a costruire qui il primo palazzo, ma i templi per il culto di Apollo e della Magna Mater, ossia Cibele ,il cui culto presso i romani era molto sentito, infatti anche con la decadenza delle Domus che venivano edificate qui, nel tempo è rimasto un luogo di culto religioso fondamentale per gli abitanti dell’epoca.
Fu il suo successore, Tiberio a costruire il primo palazzo vero e proprio. Con il tempo ed il succedersi degli imperatori, che andavano a vivere li, ed in particolare sotto il dominio di Caligola, questo si trasformò in un vero e proprio palazzo e di anno in anno ed imperatore in imperatore divenne sempre più bello,e sontuoso,fino ad arrivare ad affacciarsi sul Foro Romano, diventando così il palazzo per antonomasia e prendere il nome di Palatium.
Nel periodo tra il 41 ed il 61 Dopo Cristo, questo fu residenza di Claudio e Nerone, quest’ultimo in particolare la rese ricca di dipinti, fontane marmi e quant’altro al punto da renderla paragonabile alla magnifica Domus Aurea, in fatto di decori e bellezza.
Proprio sotto Nerone prese il nome di Domus Transitoria perché il suo scopo era quello di consentire di spostarsi “transitare” dall’Esquilino al Palatino. Fu distrutto nel grande incendio di Roma, ma grazie a Domiziano, fu ricostruito ancora più grande e maestoso di quanto non fosse già prima.
Questo sotto l’impero di Domiziano fu poi chiamato Domus Augustana. Terminato il periodo d’oro degli imperatori, nell’ 800 fu eretta una villa in stile neogotico che fu poi abbattuta, per lasciare spazio ad un convento, anche questo abbattuto negli anni ’30.
Da questo periodo in poi non sono state costruite altre tipologie di dimore o edifici, perché è stata data priorità agli scavi, di fatti ad oggi nella parte di costruzione che non è andata distrutta è stato messo l’Antiquarium che mostra suddivisi su due piani antichità sia del periodo imperiale che repubblicano.