Palau, la vita notturna è inesistente però, la natura e la pace dei sensi ripagano.
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Palau e situato nel Pacifico occidentale, fa parte della Micronesia ed è composto da circa cinquecento isole. La capitale è Ngerulmud ed è collocata nell’isola di Babeldaob, mentre il centro commerciale dell’arcipelago è l’isola di Koror, dove un tempo si trovava l’antica capitale col medesimo nome.
Se si desidera raggiungere Palau, il mezzo di trasporto più semplice e rapido è l’aereo. Qui vi è un unico aeroporto, si chiama il Airai e si trova a Babeldaob, nonchè l’isola più grande della Micronesia.
Sono disponibili voli con partenza giornaliera da Guam.
Queste terra paradisiaca offre numerose attrazioni per tutti i gusti, soprattutto quelli amanti della natura.
Badeldaob è un luogo ricco di laghi, dune di sabbia, montagne e vegetazione. Qui è possibile guidare una 4×4 oppure organizzare delle escursioni in mountain bike.
In quest’isola si trova inoltre Badrulchau Monoliths, un monolite composto da 37 pietre, che testimonia la fondazione della civiltà.
Tutte le pietre sono in basalto, hanno un pesi di 4500 chili ciascuna e sono state datate oltre 100 anni a.C.
Per chi desidera immergersi ancora di più nella cultura locale, può visitare il Belau National Museum, che ospita oltre mille cimeli del passato come armi, soldi, sculture, manufatti e dipinti.
Le Rock Islands sono conosciute anche con il nome di Chelbacheb e si trovano tra Paleliu e Koror. Sono divenute famose per la loro caratteristica forma ad ombrello e sono la patria di splendide lagune blu e spiagge.
Questa è sicuramente la meta ideale per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni subacquee.
In più non è raro imbattersi in relitti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale ancora integri, ora abitati da pesci e altre creature marine.
In questa località si trovano numerosi cimeli del Secondo Conflitto Mondiale più il Peleliu Peace Memorial Park, realizzato per commemorare i caduti giapponesi.
Un altro luogo altrettanto suggestivo è Beach Orange Three, dove le forze militari americane sbarcarono per reclamare il campo di aviazione. Qui trovarono la morte numerosi soldati.
Le portaerei del Mississippi più altre navi USA, per far sì che i giapponesi non potessero sparare, raggiunsero acque molto profonde, ma i nemici li attesero nelle caverne e nei rifugi.
Numerosi visitatori americani e giapponesi porgono i loro omaggi agli uomini che sacrificarono la propria vita per le rispettive patrie.
Dal 2020 a Palau saranno vietate le creme solari, in quanto, per via dei loro componenti chimici, rovinano irrimediabilmente le barriere coralline, anche in piccole dosi.
Chiunque venda o importi tali prodotti dovrà pagare una multa di ben mille dollari, mentre ai turisti verranno confiscati confezioni e tubetti non appena mettono piede sull’isola.
Questo provvedimento è stato adottato poiché giungono migliaia di turisti durante tutto l’anno e la bellezza dei fondali potrebbe dunque essere compromessa.
Inoltre qui il progresso industriale si è praticamente fermato, visto che esistono solamente due piccole fabbriche di indumenti.
Un altro curioso aneddoto è la vita notturna praticamente inesistente: i bar e i ristoranti chiudono spesso prima delle 10. Insomma sarà un’ottima occasione per rilassarsi.
Palau Micronesia può essere visitato in ogni stagione dell’anno, ma la migliore è sicuramente la primavera, quando dà il meglio di sé.
La stagione secca va da gennaio ad aprile, mentre quella delle piogge da luglio a ottobre.