Palazzo Borea d’Olmo di Sanremo: storia e curiosità

La storia, la visita e le curiosità dell'antico Palazzo Borea d'Olmo di Sanremo.

Uno dei monumenti simbolo e più storici di Sanremo è il Palazzo Borea d’Olmo, uno scrigno di tesori e gioiello barocco. Un palazzo antico che ancora oggi affascina e ci racconta una storia interessante nel cuore della Città dei Fiori.

Palazzo Borea d’Olmo di Sanremo

Il Palazzo Borea d’Olmo è considerato uno dei più importanti edifici barocchi della regione ligure. Un gioiello incastonato nel centro della Città dei Fiori dalle origini medievali ma che ha assunto l’aspetto con cui si presenta oggi tra il XVII ed il XVIII secolo, in piena epoca barocca.

La struttura è stata a lungo la residenza dei membri della famiglia Borea d’Olmo da cui la casa prende il nome. La famiglia era di origini venete e, naturalmente, di alto lignaggio.

Ad oggi è considerato il più importante edificio civile di Sanremo.

La prima pietra del palazzo fu posata intorno al 1498, e la struttura della residenza fu ideata e costruita da Gio Batta Borea.

Dalla fine del XV secolo, il palazzo fu più volte ampliato, ristrutturato e ridecorato fino ad assumere in piena epoca barocca la sua attuale fisionomia architettonica.

In origine, il palazzo era circondato da un vasto parco e appezzamenti agricoli. Tuttavia, tra l’Ottocento ed il Novecento l’espansione edilizia trasformò lo spazio circostante. Infatti, il palazzo oggi si trova ad essere su via Matteotti, nel centro cittadino.

Nei secoli ha ospitato una lunga serie di personaggi importanti come sovrani e uomini illustri: dalla regina Elisabetta di Spagna, al re Carlo Emanuele III, al Jean Honorè Fragonard, al papa Pio VII, al principe Filippo di Edimburgo.

Il palazzo oggi

Fino al suo trasferimento a Palazzo Nota nel dicembre del 2016, il palazzo ospitava vari uffici, esercizi commerciali e abitazioni private. Inoltre, ospitava anche il Museo Civico di Sanremo all’interno dei locali situati al secondo piano nobile.

Ancora oggi nel palazzo è ospitata la sede della Famija Sanremasca, il sodalizio impegnato da molti anni a conservare e valorizzare il patrimonio storico, artistico, linguistico e folcloristico della città.

Il Museo civico era articolato in tre sezioni: una raccolta archeologica, con reperti di epoca preistorica, protostorica e romana, una collezione di cimeli garibaldini e una pinacoteca con dipinti dei secoli XVII-XIX.

Ancora oggi custodisce opere d’arte e grandi bellezze. Le due grandi porte sormontate da nicchie ospitano la statua della Vergine con il Bambino e quella di San Giovanni Battista.

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