Quando il tempo dei viaggi è tiranno, e un solo giorno per vedere Palermo è senza dubbio troppo poco, occorre fare scelte, magari privilegiando i luoghi più genuini della città, e che raccontano la Sicilia e chi la abita in modo spontaneo e lontano dalle solite rotte turistiche.
Cosa vedere a Palermo in un giorno: il Teatro Politeama
Impossibile non accorgersi di questo imponente edificio in stile pompeiano progettato con grande armonia dall’architetto Giuseppe Damiani Almejda nel XIX secolo, quando il fervore culturale della nuova borghesia palermitana si fece portatore di nuove esigenze in città, tra cui grandi spazi da destinare a teatro.
Una vocazione poi abbandonata nell’immediato secondo dopoguerra, quando il Politeama diventa un cinema, per poi tornare a offrire i suoi meravigliosi interni alle compagnie nazionali e internazionali, riaprendo dal 1974 l’originaria destinazione di luogo teatrale e concertistico.
Tuttora uno dei simboli di Palermo, oggi il teatro Politeama Garibaldi è la sede della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, una delle maggiori orchestre sinfoniche nazionali, e questo nonostante l’architettura patisca l’età e i mancati interventi, soprattutto negli interni.
Ed è un peccato, sebbene la scarsa attenzione alla manutenzione e al decoro degli ambienti regali al Politeama un fascino nostalgico e decadente che lo fanno metà privilegiata per i visitatori più bohémien. Fateci un giro, anche solo uno sguardo agli esterni dell’edificio varrà la visita.
Cosa vedere a Palermo in un giorno: i suoi mercati
Palermo, come tutta la Sicilia, è terra di tradizioni che non scompaiono con il passare degli anni, di immagini e storie che si ripetono e narrano la città di oggi come se fosse quella di cento anni fa.
Tra i luoghi più autentici e portatori di sicilianità ci sono senz’altro i mercati rionali: chiassosi, colorati e multiculturali, i mercati palermitani sono tanti, in ogni quartiere, e tra i più conosciuti non si possono tralasciare Ballarò, Vucciria e mercato del Capo.
Sarà fondamentale andarci al mattino presto, quando ancora alcuni banchi sono in allestimento, per ascoltare le voci più genuine ed evitare la folla delle ore centrali, oppure alla chiusura, per fare gli ultimi affari della giornata, tra frutta, verdura, pesce, carne e oggettistica per la casa.