Il Parco delll’Uccellina (il cui nome ufficiale è Parco naturale della Maremma) è un pezzo di storia della bellissima Toscana, in quanto è stato il primo.
Parco dell’Uccellina dove si trova
Il Parco è localizzato in provincia di Grosseto ed è una delle principali attrazioni, grazie alle sue spiagge, al fiume e alla flora e fauna che lo abitano.
Classe 1975, questo meraviglioso parco è stato insignito nel 1992 del Diploma europeo delle aree protette.
Si estende su un territorio di 9.800 ettari e offre un incredibile numero di varietà naturali, dai monti, alla palude, fino al fiume. Copre i territori da Principina a Mare a Talamone, una frazione di Orbetello. Un parco che accontenta gli assetati di cultura e gli appassionati di natura.
Parco dell’Uccellina cosa vedere
Partendo in alta quota, bisogna assolutamente citare l’Abbazia di San Rabano situata sui Monti dell’Uccellina, a 320 metri sul livello del mare. Questa abbazia nacque come monastero benedettino nel XI secolo.
Nel 1307, i cavalieri di Gerusalemme fortificarono l’attuale abbazia, in seguito all’abbandono dell’edificio da parte dei benedettini. Nel XX secolo, sono stati effettuati dei lavori di restauro, che hanno permesso una conservazione ottimale del campanile e della Torre dell’Uccellina.
Però non dimentichiamoci della natura, che è il punto focale di questo parco così variegato e variopinto. Per coloro che sono interessati ad ammirare la fauna, bisogna davvero avere quattro occhi. Vi sono uccelli acquatici, come l’airone e i famosissimi fenicotteri, e rapaci, come il falco pescatore. Cinghiali, daini, istrici e rettili sono invece presenti nella macchia mediterranea, per non parlare dei celebri cavalli della Maremma.
L’area è sicuramente un punto di riferimento per gli uccelli che vengono qui a svernare e per numerose specie di insetti, come il lepidottero.
Non manca la flora tipica della macchia mediterranea, che comprende querce da sughero, corbezzoli, ginestre e perfino oliveti secolari. Si consiglia di visitare assolutamente le Dune dell’Uccellina, che ospitano alcuni esemplari del Limonium Etruscum.
La peculiarità di questo parco, in rapporto agli altri, è che si può usufruire di enormi distese sabbiose, alcune tra le spiagge più belle in Italia.
Una delle più frequentate e visitate è la spiaggia di Cala di Forno. Un tempo questa spiaggia dalla sabbia finissima faceva da approdo per le navi e le barche che provenivano da Castiglione della Pescaia.
Se si vuole sperimentare una distesa sabbiosa più selvaggia, la spiaggia di Collelungo è ciò che ci vuole. Vi sono alte dune, dalla sabbia più scura rispetto a quella di Cala di Forno, ricoperte di vegetazione, dove non è raro vedere animali che passano.
Un’altra spiaggia dall’aspetto selvaggio è quella di Marina di Alberese, che comprende una fitta vegetazione che arriva fino alla sabbia, offrendo degli spazi ombrosi, quando le temperature sono inevitabilmente alte.
Cosa fare
Uno dei sentieri più belli è quello delle Grotte che, come suggerisce il nome, prevede l’esplorazione delle grotte nascoste nelle falesie rocciose.
Per i meno allenati il sentiero che porta alle Torri è perfetto e comporta il passaggio nella pineta.
Per un’esplorazione che combini flora e fauna, si consiglia l’itinerario Faunistico Forestale, che dura 2 ore. Il percorso passerà attraverso la macchia mediterranea, la zona più ricca e rigogliosa di centinaia di varietà di flora e di fauna.
Per coloro che vogliono avventurarsi in un’esperienza di trekking unica, vi sono due percorsi davvero impegnativi: quello che porta all’Abbazia e alla Torre, che dura 5 ore, per un totale di 8 chilometri e quello verso Poggio Raso, costellato dalle grotte che un tempo erano un rifugio per i briganti.
In più, nella zona della macchia mediterranea vi sono molte tenute, che danno la possibilità di fare delle passeggiate a cavallo del famoso equino maremmano.
Il fiume Ombrone, invece, è adatto per delle gite in canoa, in solitario e in famiglia, per i più esperti, ma anche per i principianti.