Il Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e la Palude del Capitano sono due tappe imperdibili della Puglia. Un paradiso naturale che si estende nella provincia di Lecce, regalando ai viaggiatori un paesaggio variegato e spettacolare.
Vediamo, quindi, quali sono i luoghi più interessanti da scoprire all’interno dell’area.
Parco naturale regionale di Porto Selvaggio
Il parco regionale di Porto Selvaggio è un’area naturale situata in provincia di Lecce, in Puglia. La regione, infatti, vanta uno dei paesaggi più incantevoli dello stivale.
Inoltre, il parco è stato inserito dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) nell’elenco dei “100 luoghi da salvare”.
Il parco ricade interamente nel territorio del comune di Nardò. Comprende la zona del parco naturale regionale attrezzato di “Porto Selvaggio – Torre Uluzzo” e la palude del Capitano, classificata come area naturale.
Il tratto di costa compresa all’interno del parco è rocciosa e frastagliata, e caratterizzata da pinete e macchia mediterranea. Lungo il litorale sono dislocate la Torre dell’Alto, la Torre Uluzzo e la Torre Inserraglio. Nel territorio del parco si trova anche la grotta del Cavallo, una grotta naturale costiera calcarea, parte di un sistema più ampio di caverne naturali ubicate nella baia di Uluzzo.
Cosa fare nel parco
Il parco è preso di mira soprattutto durante la stagione estiva, quando i turisti e i residenti riempiono le splendide coste. Infatti, Porto Selvaggio è una delle mete turistiche più famose della Puglia.
Molto suggestiva è la visita alla grotta del Cavallo, una grotta naturale costiera calcarea situata nel comune di Nardò, nei pressi della costa ionica salentina. Il nome dell’anfratto deriva da numerosi ritrovamenti di resti di asinidi. La grotta si trova a circa 15 metri sul livello del mare attuale. L’entrata è di forma arrotondata, 5 metri di larghezza per 2,5 metri di altezza, orientata verso il mare. Ha dimensioni modeste dovute alla formazione per scorrimento di corsi d’acqua ipogei. Inoltre, la grotta è nota per il ritrovamento di depositi archeologici risalenti al paleolitico superiore che rappresentano i più antichi resti di Homo sapiens in Europa.
Imperdibile, poi, è la visita alla Palude del Capitano, un vero gioiello dell’area naturale. La palude la si può attraversare facilmente seguendo le piste sterrate che la solcano, soprattutto durante i periodi di bassa marea o comunque non dopo forti piogge. L’area intermedia tra il mare e la macchia è, infatti, una vera palude che quando la marea sale, o la pioggia scende, diventa impraticabile. Ad affascinare sono i colori sgargianti delle sue acque che vanno dal verde all’azzurro.