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Il Parco nazionale Gran Paradiso è stato fondato il 3 dicembre del 1922, gestito dall’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, che ha sede a Torino. Ha un’estensione di circa 710 chilometri quadrati con altitudini che vanno dalla quota minima a valle che si aggira attorno ai settecento ottanta metri sul livello del mare, fino alle quote maggiori delle cime che superano i quattromila metri, coprendo quindi la maggior parte delle caratteristiche paesaggistiche visto che si passa da un ambiente collinare, ad uno di alta montagna.
Nasce con l’obiettivo di salvaguardare lo stambecco tipico animale che vive su territori montuosi, in particolare ambiente di alta montagna, che rappresentano la maggior parte dell’ambiente coperto dal parco per superficie, suo animale simbolo. Tra i parchi nazionali italiani è il più vecchio con i suoi novantasette anni.
Il territorio del parco copre le regioni del Piemonte e la Valle d’Aosta, ed in parte sconfina anche ne territori francesi, in particolare nell’altrettanto noto parco nazionale della Vanoise.
Parco Nazionale Gran Paradiso
Fauna
Tra i numerosi animali che popolano questo parco nazionale, sicuramente la storia più interessante riguarda lo stambecco e la motivazione per cui questo parco è nato.
Di fatti il Parco Nazionale del Gran Paradiso nasce per volere del Re Vittorio Emanuele che per tutelare lo stambecco ormai in via di estinzione nel milleottocentocinquanta, ne vietò la caccia su queste montagne ed istituì addirittura un corpo specializzato che ne tutelasse la vita.
Fu solo poi negli anni venti che questa riserva fu donata da Vittorio Emanuele terzo allo Stato con l’obiettivo che ne facesse un parco. Altro animale che popola il parco è la marmotta, un tipo di roditore molto amato dai bambini, che scava spesso una fitta rete di gallerie per salvaguardare la sua vita dal pericolo dei predatori e dal freddo, e soprattutto per avere un rifugio nel periodo di letargo invernale date le temperature piuttosto basse.
Flora
Data l’ampiezza delle quote coperte dal Parco nazionale del Gran Paradiso, è naturale che le specie botaniche presenti siano infinite. Più a valle sono presenti numerose specie di alberi a basso fusto e conifere quali Abeti Rossi, Larici, Pini e Abeti Bianchi abbastanza rari o Pettinati.
Come naturalmente accade salendo di quota, gli alberi passano a conifere fino a quote molto elevate dove la vegetazione con fusto lascia posto a quelli che vengono normalmente chiamati prati pascolo la cui peculiarità è l’enorme varietà di fiori che li ricopre durante il periodo primaverile. Tra i fiori qui presenti spiccano alcune specie piuttosto rare. In particolare, è possibile osservare l’Astragalus, una specie di pianta rara che spesso viene erroneamente collocata in Piemonte, invece cresce solo ed esclusivamente in Val d’Aosta in questo parco.
Altra specie particolare è la Linnea Borealis, un arbusto anche questo piuttosto raro, sempreverde che ha sempre preferito climi piuttosto freddi, quasi glaciali e che ad oggi trova casa solo in alcune particolari conifere presenti in questi boschi.
Avvicinandosi a quote sempre più vicine ai quattromila metri, la vegetazione lascia spazio a formazioni rocciose e talvolta anche a qualche ghiacciaio. Qui si trova anche una specie particolare di giglio di colore bianco chiamato Paradiesea, questo spettacolare fiore, da il nome all’omonimo giardino Paradisia che si trova a Cogne, questo giardino è uno dei più peculiari al mondo di fatti se si sceglie di visitarlo nel periodo estivo, in particolare nel mese di luglio è possibile osservare ben più di mille specie di piante in piena fioritura.