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Nonostante l’Italia sia quasi tutta in zona rossa o zona arancione e sia, quindi, impossibile spostarsi tra Regioni, a Pasqua 2021 è ormai ufficiale la notizia che sono consentiti i viaggi all’estero, anche per turismo. In verità, questa non è del tutto una notizia nuova, in quanto già da giugno 2020 è possibile imbarcarsi verso alcune mete straniere, poichè i Paesi europei hanno riaperto i confini, a seguito di mesi di lockdown estramamente duri.
Importante da sottolineare è che questo spostamento può essere effettuato anche da chi si trova in zona rossa.
Pasqua 2021, si può andare all’estero?
È un vero e proprio paradosso, a dire la verità: non ci si può spostare da una Regione all’altra, bensì chi si trova in zona rossa può scegliere di andare all’estero per festeggiare lì la Pasqua imminente. Per recarsi all’aereoporto è necessario, però, munirsi di autocertificazione.
Ricordiamo, tuttavia, chei viaggi per turismo in Italia erano sostanzialmente vietati dall’inverno scorso.
Molti, infatti, si sono lamentati di questa decisione: sulla faccenda si è espressa Astoi Confindustria Viaggi, ossia l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating in Italia: “non c’era chiarezza su come la normativa che consente di recarsi liberamente in un Paese dell’area UE/Schengen potesse conciliarsi con le misure restrittive adottate sul territorio nazionale in base alle fasce di rischio“.
Dunque, si viaggia, ma con la consapevolezza di alcune importanti regole: tampone obbligatorio all’andata e al ritorno e probabile quarantena al rientro.
Ma dove possono recarsi gli italiani? E cosa bisogna fare al rientro?
I Paesi dove si può viaggiare
Attualmente per quanto concerne gli spostamenti da/per l’estero sono regolati dal Dpcm del 2 marzo 2021, in vigore fino al 6 aprile 2021.
Tale Dpcm divide in cinque elenchi, ossia A, B, C, D, E, i Paesi in cui è possibile viaggiare. La divisione è stata effettuata in base al rischio epidemiologico e agli obblighi da rispettare al rientro in Italia.
Partiamo dai viaggi all’estero per turismo senza limitazioni: sono consentiti verso San Marino e Città del Vaticano, che rientrano, dunque, nell’elenco A.
Al momento, invece, nessun Paese rientra nei parametri per viaggiare all’estero per turismo da/per i Paesi dell’elenco B, i quali sono quelli che vengono considerati a basso rischio epidemiologico.
Puntiamo ora l’attenzione sugli spostamenti da/per gli stati dell’elenco C: sono consentiti senza necessità di motivazione. Quindi anche per turismo.
Di seguito ecco i Paesi che rintrano nell’elenco C:
- Austria
- Belgio
- Bulgaria
- Cipro
- Croazia
- Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia)
- Estonia
- Finlandia
- Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo)
- Germania
- Grecia
- Irlanda
- Lettonia
- Lituania
- Lussemburgo
- Malta
- Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo)
- Polonia
- Portogallo (incluse Azzorre e Madeira)
- Repubblica Ceca
- Romania
- Slovacchia
- Sloveni
- Spagna (inclusi territori nel continente africano)
- Svezia
- Ungheria
- Islanda
- Norvegia
- Liechtenstein
- Svizzera
- Andorra
- Principato di Monaco
Mentre, tra i Paesi che attualmente figurano nell’Elenco D troviamo:
- Australia
- Nuova Zelanda
- Repubblica di Corea
- Ruanda
- Singapore
- Thailandia.
Per cui, tutti gli Stati che non compaiono nei precedenti elenchi non rientrano nel gruppo E, dove troviamo i territori ritenuti a maggior rischio. Ad esempio, non si può andare, se non per motivi di lavoro, salute o rientro presso il proprio domicilio, nel Regno Unito, in Brasile e in Giappone.
Per deroghe particolari, si consiglia di consultare la pagina dedicata sul sito della Farnesina Viaggiaresicuri.it.
Come capire dove andare e come comportarsi al rientro?
Conosciuti i Paesi verso i quali ci può recare, è ovviamente anche necessario informarsi, prima di mettersi in viaggio per la vacanza, sulle norme in vigore nel Paese di destinazione, in modo da essere a conoscenza di eventuali musei o ristoranti chiusi o del coprifuoco che vige in quel determinato Paese.
A questo punto la domanda sorge spontanea: gli italiani come dovranno comportarsi quando rientreranno da questi eventuali viaggi?
É notizia di poche ore fa la nuova ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza: sarà quarantena e tampone anche per chi rientra da paesi Ue. Nello specifico per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea, bisognerà fare il tampone in partenza, la quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La quarantena era già prevista per tutti i Paesi extra Ue.