Chiamata anche patente di abilitazione al comando di unità da diporto, la patente nautica, è un documento che abilita a condurre unità da diporto, quindi a scopo ludico e ricreativo. Necessaria se le unità naviganti superano una determinata potenza o se viene superata una certa distanza dalla costa.
Viene rilasciata dalle Capitanerie di Porto o dalla motorizzazione civile previo superamento di esami teorici e pratici.
Per la legislazione italiana, possono essere condotti natanti senza patente, se non superano la potenza di 40 cv e ad una distanza massima dalla costa di 6 miglia marine.
Patente nautica, tipologie
La patente nautica si divide in 3 principali categorie: A,B e C.
La patente A si divide in 2 categorie:
- Abilitazione a condurre imbarcazioni e natanti entro le 12 miglia marine.
Abilitazione alla conduzione di conduzione di natanti ed imbarcazioni senza alcun limite dalla costa.
- La patente A consente di condurre unità con una lunghezza massima fino a 24 metri (limite massimo della categoria delle imbarcazioni).
La patente B è destinata alle navi da diporto (quindi a condurre unità oltre i 24 metri). La patente C è destinata a categorie speciali che necessitano di ausilio alla conduzione.
Oltre a questa classificazione la patente nautica si divide in altre due categorie: abilitazione a propulsione a solo motore ed abilitazione vela e motore.
Esame patente nautica
Per quanto riguarda la patente entro le 12 miglia, la parte scritta si compone una prima parte di carteggio con problemi che devono essere eseguiti sulla carta nautica. Se superata, si accede ad un quiz a scelta multipla composto da 20 domande dove sono ammessi un massimo di tre errori.
Se superata anche questa prova si accede alla parte pratica. Se l’abilitazione è prevista a solo motore, il candidato deve essere in grado di condurre l’imbarcazione ed effettuare la manovra di recupero dell’uomo a mare.
Se a vela invece sono previste oltre alle manovre di conduzione del’unità nautica a vela, anche delle domande specifiche sulla navigazione velica.
Per quanto riguarda invece la patente senza limiti l’esame si compone di 2 fasi. Una prima costituita da tre problemi di carteggio, con un tempo massimo di 60 minuti. Se superato tale esame si accede a 33 domande a quiz a scelta multipla. Sono ammessi massimo 3 errori. Superata anche questa si accede alla parte pratica, simile a quella entro le 12 miglia.
Se già in possesso della patente entro le 12 miglia, occorrerà solo effettuare un’integrazione con i 3 problemi e 13 domande a scelta multipla. Qui sono ammessi due errori.
I temi d’esami sono molteplici e dipendono dall’abilitazione che si vuole conseguire. Tra i principali: struttura dell’imbarcazione, fari e segnali diurni e notturni, regolamento sulla prevenzione degli abbordi in mare, dotazioni di sicurezza, meteorologia e carteggio.
Per l’esercizio sul carteggio, viene utilizzata la carta nautica colastica della zona dell’Isola d’Elba.. Per maggiori informazioni è possibile consultrare il programma d’esame sul sito della guardia costiera.
Moto d’acqua e sci nautico
La patente nautica, oltre alla condizione di natanti ed imbarcazioni, abilita alla conduzione di moto d’acqua (di giorno e entro un miglio dalla costa) e di condurre una barca da sci nautico. Sull’ imbarcazione che effettua sci nautico deve essere a bordo comunque un bagnino e deve essere attrezzata con dotazioni previste dalla legge (specchietto concavo, moschettone a sgancio rapido e cassetta di primo soccorso).
Senza patente nautica non è possibile condurre moto d’acqua ed effettuare sci nautico.
Molte scuole nautiche propongono corsi in alcuni week end, ma comunque per conseguirla, soprattutto se neofiti, occorre dedicare qualche mese a studiare il programma d’esame, soprattutto per conseguire l’abilitazione senza limiti, in quanto prevede una grande conoscenza di informazioni in campo nautico.
Grazie per questi approfondimenti e per la chiarezza di questo contenuto. Molto utile!
Psymargiotta