La più grande e popolata isola della Thailandia, famosa per le sue spiagge e amata dai turisti di tutto il mondo.
Tra i luoghi maggiormente gettonati per una vacanza all’insegna del relax spicca sicuramente l’isola di Phuket. Si tratta dell’isola più grande e popolosa di tutta la Thailandia, con una estensione di circa 800 km quadrati. Si tratta di una delle località turistiche più apprezzate dai turisti di tutto il mondo, sia per le sue splendide spiagge, sia per alcuni luoghi unici al mondo.
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La prima cosa da sapere quando si organizza un viaggio a Phuket è senza dubbio quale sia il periodo migliore dell’anno per visitarla. Ebbene, bisogna essere consci del fatto che da maggio ad ottobre vi è la stagione dei monsoni, il che significa in altre parole che il periodo migliore per andarci è senza dubbio quello che va da dicembre a marzo, ovvero nel corso della stagione secca. In questo periodo le temperature oscillano tra i 23 ed i 27 gradi. Se invece si è particolarmente amanti del surf, il consiglio è quello di organizzare il viaggio in un periodo compreso tra giugno e settembre, ovvero quando le onde sono più alte.
Tra le cose da vedere a Phuket spiccano senza dubbio le spiagge, anche se va detto che pur essendo la natura a fare la “parte del leone”, vi sono interessanti attrattive anche da un punto di vista culturale. Il primo luogo da vedere e vivere fino in fondo è Patong, che offre delle spiagge davvero da sogno e che si caratterizza per una intensa vita notturna. Le spiagge di Patong si estendono per circa 5 km, su acque che sono di una limpidezza unica, oltre che poco profonde e quindi adatte a chiunque.
Per chi ama la natura, il consiglio è di non lasciarsi sfuggire l’opportunità di visitare il Parco Nazionale Khao Phra Thaeo, che si trova nella zona nord-ovest dell’isola e che si caratterizza per la presenza di cascate visibili a chiunque, perché facilmente raggiungibili, oltre che per una natura rigogliosa. Qui si potranno ammirare anche i gibboni, delle piccole scimmie caratteristiche di questa parte di mondo. E sempre parlando di parchi naturali, come non citare il Parco di Sirinat, che si trova sempre nella stessa zona e che è noto per la presenza di diverse specie di tartarughe marine. Molto affascinanti e perfette per una passeggiata sono anche i circa 13 km di spiagge, per la maggior parte deserte, contornate spesso da foreste di pini.
Continuando nella carrellata di luoghi da vedere a Phuket, non si può non menzionare la baia di Phang-Nga, che in realtà si trova vicino all’isola, da cui bisogna partire per poter fare delle escursioni in questo piccolo angolo di paradiso. Come detto all’inizio, l’isola di Phuket ha molto da offrire non soltanto da un punto di vista naturalistico, ma anche sotto l’aspetto storico e culturale. A questo proposito basta pensare al Grande Buddha, una attrazione che ha una storia decisamente particolare. La sua edificazione è infatti recentissima, visto che è iniziata e terminata nei primi anni 2000 ed è stata dovuta ad un gruppo di architetti, i quali pensarono a come sarebbe stato bello costruire una statua raffigurante il Buddha, nel punto dell’isola da cui si può godere di una vista a 360 gradi su Phuket stessa. Questa statua, dal colore bianco brillante, è alta 45 metri ed è la più alta raffigurante Buddha che si può vedere in tutto il mondo.
Tornando a parlare di spiagge, merita una menzione anche Maya Bay, che si trova in realtà a pochi minuti di barca da Phuket e che è famosa in tutto il mondo per essere stata il set del film “The Beach“, pellicola uscita nel 2000 e che all’epoca contribuì a rafforzare la popolarità di Leonardo Di Caprio. C’è da dire che quest’isola, una volta divenuta famosa per questa pellicola, ha perso molta della sua bellezza, visto che è diventata meta del turismo di massa, tanto da costringere le autorità a limitarne le possibilità di accesso negli ultimi anni. Infine, vale la pena trovare il tempo per visitare la città da cui l’isola prende il nome ed alcuni dei tanti templi che popolano l’isola. Per quanto concerne la città di Phuket, ciò che colpirà particolarmente è la sua struttura architettonica, che ancora oggi è un mix tra l’epoca della dominazione portoghese e quella locale. Tra i tanti templi buddisti che si possono visitare sull’isola, il più noto è quello di Wat Chaong, edificato nel 1837.