Chiamata Piazza dei Miracoli grazie a D'Annunzio, il luogo più famoso di Pisa ha una storia da raccontare e 4 meraviglie architettoniche da visitare
Non nelle fattezze in cui la vediamo oggi, ma già con gli Etruschi e con i Romani questa piazza aveva già una sua funzione, e ne sono testimonianza i ritrovamenti delle pavimentazioni a mosaico di domus. La sua funzione mutò con i Longobardi, che la usarono come luogo di sepoltura, e dal Medioevo fu un susseguirsi di nuove costruzione, a partire da Duomo e, a seguire, gli altri tre monumenti, unitamente ad una “urbanizzazione” selvaggia durante il periodo mediceo.
L’armonia di oggi è merito dell’architetto Alessandro della Gherardesca, che alla fine del XIX secolo eliminò tutte le costruzioni successive ai 4 monumenti principali, ristabilendo equilibrio e respiro.
La Torre Pendente non ha bisogno di presentazioni: è uno dei simboli non solo di Pisa e della Toscana, ma dell’Italia nel mondo. Duecento anni per costruirla e una peculiarità, la pendenza causata dal terreno argilloso e in parte paludoso su cui poggia l’intera Piazza dei Miracoli, che ha peraltro anche reso “incompiuta” la costruzione.
Accanto, il primo monumento che nel 1064 fu eretto nell’attuale piazza, per celebrare la grandezza di Pisa, all’epoca potente Repubblica marinara, ovvero il Duomo dedicato Santa Maria Assunta. Chiesa a cinque navate e sormontata da una splendida cupola circondata da un loggiato, ha dato vita a un nuovo stile, definito Romanico Pisano, che unisce elementi classici, islamici, lombardi e bizantini. Il suo pulpito di Giovanni Pisano è considerato uno dei maggiori capolavori dell’arte gotica italiana.
Capolavoro medioevale di architettura romanica, il Battistero di San Giovanni è il più grande tra i battisteri presenti in Italia. Dagli interni spogli e lineari nella loro semplicità, conserva però uno dei primi pulpiti di forma esagonale mai realizzati, ad opera di Nicola Pisano, con scene di vita di Cristo. Al centro, il fonte battesimale ottogonale.
A chiudere il lato nord del complesso architettonico di Piazza dei Miracoli è il Composanto, lo storico cimitero monumentale della città. Costruito come un chiostro, esternamente dalle linee semplici, che diventano un trionfo di gotico negli interni, tra marmi e decorazioni pittoriche straordinarie, che raccontano la vita della società nel Trecento e stupiscono per i minuscoli dettagli.
L’estrema sacralità riconosciuta a questo luogo è dovuta alla deposizione che qui venne fatta di terra di Gerusalemme, prelevata direttamente sul Golgota e portata qui dai Pisani di ritorno dalla Crociata in Terra Santa.
Medioevo, crociate, sacralità, esoterismo: da secoli Piazza dei Miracoli non solo riempie di quotidiana meraviglia italiani e stranieri, ma sollecita numerose (e alcune anche strampalate) teorie basate sulla simbologia del complesso.
Tra le più conosciute e riconosciute, quella che si rifa all’allegoria della vita, in un racconto in cui ciascun monumento simboleggia una fase della vita: il Battistero rappresenta la nascita, il Duomo la vita e il Camposanto la morte, e quella che vede nella distribuzione spaziale del complesso la riproduzione della costellazione dell’Ariete, come rappresentazione della Primavera e della rinascita.