La Piazza della Signoria di Firenze è la più importante della città, con una storia antica e interessante. Impreziosita da meravigliose statue, la piazza è il cuore pulsante del capoluogo toscano e suscita sempre una grande emozione.
Piazza della Signoria, Firenze: la storia
Piazza della Signoria è la piazza centrale di Firenze, sede del potere civile e cuore della vita sociale della città. Strutturata a forma di L, si trova nella parte centrale della Firenze medievale, a sud della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. In passato ha assunto diversi nomi, come piazza dei Priori o piazza del Granduca. La sua affascinante storia racconta il passato della città, da secoli punto di riferimento della città d’arte.
Pare, infatti, che le prime attività nell’area della piazza risalgono al Neolitico e che la piazza attuale costituiva una zona importante della città romana, con un impianto termale di epoca adrianea ed una fullonica di dimensioni industriali vicino al teatro.
Successivamente, nel IV-V secolo, le terme e la fullonica vennero abbandonate e riutilizzate da poveri edifici ed attività artigianali.
A partire dal X secolo iniziò il processo di ricostruzione urbanistica che portò alla definizione del quartiere medievale poi abbattuto per la realizzazione della piazza.
Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce diverse torri, case ed i resti di due chiese, Santa Cecilia e San Romolo, con le rispettive aree cimiteriali.
Nella zona settentrionale della piazza vi era il quartiere dei ghibellini Uberti con la turris maior. La piazza cominciò ad assumere la forma attuale intorno al 1268, quando i Guelfi vittoriosi distrussero le case dei Ghibellini.
In seguito sorse anche il Palazzo della Signoria, così la piazza inizia a rappresentare il centro della vita politica cittadina, in antitesi con il centro religioso.
Sede del potere civile, la piazza era anche sede delle pubbliche esecuzioni. La più famosa è quella del 23 maggio 1498, quando Girolamo Savonarola fu impiccato e bruciato per eresia.
Le statue
A rendere ancora più suggestiva e interessante la piazza sono le statue, famose sculture collocate che hanno riferimenti alle vicende politiche di Firenze. Tra queste troviamo un’ottima copia del David a simboleggiare il potere della Repubblica fiorentina in contrasto con la tirannia dei Medici.
Ercole e Caco di Bandinelli, invece, simboleggia il potere fisico della famiglia.
Il Nettuno di Ammannati ricorda, poi, le ambizioni marittime dei Medici, mentre la statua equestre del Duca Cosimo I del Giambologna è un elegante ritratto di un grande uomo, che riuscì a portare tutta la Toscana sotto il potere militare dei Medici.