L'importante progetto della metro prende forma nella storica piazza Nicola Amore, uno dei simboli più importanti della città di Napoli.
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Una delle piazze più importanti della città di Napoli è sicuramente la piazza Nicola Amore, anche nota come ‘e quatto palazze. Un luogo a cui i napoletani sono affezionati e che avrà nuova vita grazie alla nuova stazione della metro.
Al centro di Corso Umberto I sorge la storica piazza dedicata al sindaco che amministrò la città nella fine dell’Ottocento.
Per i Napoletani è nota come la piazza ‘e quatto palazze poiché è cinta, dall’Ottocento, da quattro palazzi, posti in modo circolare.
La piazza è situata in posizione centrale rispetto a piazza Giovanni Bovio e piazza Garibaldi, poste queste agli estremi del corso.
Un luogo di ritrovo storico per la città, a cui i cittadini sono legati e in cui ripongono grandi speranze per il futuro, e che darà un volto più innovativo a Napoli.
La piazza nasce con l’avvio dei lavori riguardanti il Risanamento, in un’area dove una volta vi era piazza della Sellaria o del Pendino. Qui erano presenti la fontana della Sellaria e la cinquecentesca fontana di Atlante, per la quale lavorò Giovanni da Nola.
Il toponimo originario era piazza Agostino Depretis, ma successivamente è stato attuato uno scambio di toponimi con la via Nicola Amore.
Negli ultimi anni novanta i cantieri della linea 1 della metropolitana si spostano dalle zone collinari nella parte bassa della città. Infatti, da allora la piazza accoglie al centro il cantiere della futura stazione Duomo che prende il posto dell’aiuola.
La piazza napoletana ha visto per molti anni le transenne che delimitavano i lavori per la nuova fermata della metro. Il progetto ha dato alla luce una struttura moderna, innovativa ed elegante che ospita la Stazione Duomo della Metropolitana 1.
I lavori avevano subito rallentamenti a causa della pandemia dovuta al Covid-19, posticipando le date di apertura.
Nella zona a ridosso del porto ha portato a importanti ritrovamenti archeologici. Infatti, l’area era attiva sin dall’epoca greco-romana sebbene appena fuori dalle antiche mura.
Tra i ritrovamenti più importanti avvenuti sotto la piazza si ricordano quello dei resti di un edificio rettangolare databile al IV e al III secolo a.C.. Inoltre, vi sono anche resti di un tempio di età imperiale, dedicato ai giochi Isolimpici, istituiti da Ottaviano Augusto nel 2 d.C. a Napoli. I due edifici facevano parte di un unico complesso, adibito all’esecuzione dei giochi. Sono stati individuati, presso un porticato, anche le epigrafi dei vincitori delle varie pratiche sportive eseguite nei giochi.