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Curioso di scoprire meglio la Piazza Rossa di Mosca, la storica piazza della capitale russa? La piazza Rossa è una delle piazze più famose del mondo, ma non tutti conoscono l’origine del suo nome e la storia che l’ha resa tanto famosa.
Conosciamo meglio questo splendido luogo.
Piazza Rossa a Mosca
La famosa piazza separa il Cremlino, l’antica cittadella zarista e oggi residenza ufficiale del Presidente della Russia, dal quartiere storico mercantile Kitaj-gorod. La Piazza Rossa è la piazza centrale della capitale, poiché le sue strade principali “partono” proprio da questa piazza, diventando anche autostrade una volta fuori dalla città.
Piazza Rossa a Mosca: dimensioni
Le sue dimensioni della piazza sono: 700 metri di lunghezza per 130 di larghezza.
La sua superficie è di 74.831 metri quadrati, il che la rende una delle piazze più estese al mondo.
Piazza Rossa a Mosca: perchè si chiama così
Il nome della Piazza Rossa di Mosca non deriva dal colore dei mattoni degli edifici circostanti, né dal legame tra il colore rosso e il comunismo.
Il nome, infatti, proviene dalla parola russa красная (krasnaya) significa sia “rossa” che “bella”. In origine, l’aggettivo “bella” fu applicato sono alla Cattedrale di San Basilio, per poi essere esteso a tutto il resto della piazza.
Il nome “Piazza Rossa” appare solo alla metà del XVII secolo in documenti civili durante il regno dello Zar Alessio Mikhajlovich, padre di Pietro il Grande. Nel 1658, lo Tsar Alexei Mikhailovich aveva ordinato di rinominare diverse strade e piazze di Mosca. Ma nel 1659 la piazza era ancora indicata come Pozhàr nei documenti ufficiali. Solo nel 1661, il nome di “Piazza Rossa” cominciò a prevalere.
Prima di allora, la piazza era chiamata Pozhar, o “luogo bruciato”, poiché gli edifici in legno che vi si affacciavano erano facilmente soggetti agli incendi per fare spazio alla piazza. Diverse città russe, come Suzdal, Yelets e Pereslavl-Zalessky, hanno la loro piazza principale denominata “Krasnaya ploshchad”.
Storia
La ricca storia della Piazza Rossa viene raccontata nel dipinti di artisti come Vasily Surikov, Konstantin Yuon.
In origine la piazza veniva semplicemente chiamata “Mercato”. Qui, ogni giorno, rumoreggiavano venditori e clienti, tra file infinite di bancarelle. A lungo ci fu un fossato, voluto da un architetto italiano e pieno persino di tigri e leoni.
La storia della piazza parte circa dal 1434. All’inizio del XVI secolo, la piazza era diventata il principale luogo di diffusione di notizie, gossip e della politica di Mosca. Era, quindi, diventata una parte vibrante della città.
Nel 1508, fu introdotta una grande modifica alla Piazza Rossa: il fossato di Alevizov, creato da Aloisio da Carcano su incarico di Ivan il Terribile. Questo fossato era largo oltre 30 metri, lungo 206 metri e profondo 12-13 metri e trasformò il Cremlino in un’isola, con i fiumi Neglinnaja e Moscova che difendevano i lati.
Una parte del fossato divenne in seguito una fossa con animali. Qui, lo zar teneva tigri e leoni donatigli dai sovrani orientali. Il fossato fu poi riempito nel corso del XIX secolo. Nel 1561, sulla Piazza Rossa fu eretta la Cattedrale di San Basilio, la Cattedrale dell’Intercessione della Madre di Gesù sul Fossato, per commemorare la vittoria di Mosca sul Kanato di Kazan. Da quel momento, la cattedrale ha dominato la composizione architettonica della piazza, diventandone il simbolo principale.
Infatti, “Lobnoe Mesto” è diventata un’espressione popolare con la quale si intende il patibolo. All’inizio del XIX secolo, quando fu riempito il fossato di Alevizov, la piazza fu pavimentata con ciottoli e furono costruite nuove bancarelle commerciali in legno.
Poi, nel 1875, gli edifici obsoleti vicino alla Porta della Resurrezione furono demoliti per costruire il nuovo Museo storico statale. Questo fungeva da “quarta parete” per la Piazza Rossa, rendendola di forma rettangolare.