L'interessante storia di Piazzale Libia, uno dei luoghi più famosi di Milano, tra antichi edifici e luoghi simbolici.
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Tra i luoghi ricchi di storia a Milano, uno che merita una visita è Piazzale Libia, una delle zone più frequentate e vibranti della metropoli. Scopriamo, quindi, tutte le informazioni, i racconti e le curiosità su questo luogo speciale del capoluogo lombardo.
La città di Milano, in Lombardia, è ricca di luoghi storici, celati dietro le grandi icone di tecnologia e modernità. Infatti, in mezzo ai grattacieli e alle vie alla moda, sorgono anche le zone in cui la storia è ferma ad attendere i visitatori.
Nel cuore della metropoli lombarda sorge Piazzale Libia, caratterizzata dalla presenza un antico palazzo dalla bellezza immortale.
Tra le vie milanesi, questa zona è un vero gioiello per chi ama andare alla ricerca di luoghi storici, affascinanti e poco frequentati dai turisti.
Una chicca per chi desidera esplorare zone meno turistiche alla scoperta di veri tesori.
In un angolo dell’enorme e verdeggiante piazzale Libia si trova un grazioso Palazzo-Castello. Parliamo proprio della Casa Lisio, un’elegante palazzina che si erge sin dagli anni Venti del Novecento. Costruita per volontà dei coniugi Lisio, Giuseppe e Fidalma, la palazzina aveva l’intento di ricreare un palazzo fiorentino del Rinascimento.
In origine, ai piani inferiori vi era un setificio sempre di proprietà della famiglia, mentre al primo piano vi era l’appartamento patronale. Proprio al primo piano vi erano grandi saloni illuminati da enormi finestre che creavano effetti di luce incantevoli. Invece, ai piani superiori si trovavano gli appartamenti della servitù, come era solito all’epoca.
All’esterno, il palazzo presenta un grande zoccolo in bugnato che agli angoli viene mantenuto fino al tetto. Il resto, invece, è intonacato a richiamare una fortezza rinascimentale.
Le finestre sono ad arco segnate da una cornice in pietra. Ferri battuti caratterizzano le inferiate al piano terra, in stile liberty, che raffigurano fasi della lavorazione della seta, dalla raccolta dei bozzoli alla filatura.
Anche gli interni, impossibili da visitare poiché si tratta di un palazzo privato, sono decorati in stile rinascimentale. Un grande affresco all’ingresso di Via Silio Italico 3 illustra il commercio della seta. Poi, le scale e l’ascensore sono decorati in ferro battuto floreale riproducente rami di gelso. Da qui, appunto, il nome Palazzo di Gelso.
L’interno dell’edificio presenta il vero stile sforzesco. Infatti, sulla parete di ingresso di via Silio Italico, sulla sinistra, si trova un grande affresco, che illustra il commercio della seta.
Proprio questo, infatti, è il filo conduttore dell’edificio: la produzione della seta. Le scale interne e l’ascensore sono decorati con ferri battuti che riproducono rami e foglie di gelso.
Poi, l’ingresso principale, quello da piazza Libia, è elegante, con un pavimento a mosaico ornato da una stella marmorea.
Al secondo piano, il pavimento è costituito da un mosaico che riproduce un dipinto esposto a suo tempo a Palazzo Pitti, a Firenze.