Un cimitero di 4500 anni. Secondo quanto riportato dal sito di Siviaggia, gli studiosi hanno rinvenuto una vera e propria necropoli ai piedi delle piramidi di Giza. Il più grande sito archeologico dell’Egitto continua ad essere un dispensatore di tesori inestimabili.
Infatti, secondo le stime degli addetti ai lavori questa scoperta confermerebbe che l’area di Giza conterrebbe 2 cimiteri, sovrapposti proprio perché utilizzati dagli antichi egizi a distanza di 2000 anni.
Cimitero presso le piramidi
L’area della piramide di Giza continua a stupire. La scoperta del cimitero ha permesso agli archeologi di riportare alla luce le tombe di 2 figure chiave della V dinastia. Attraverso ulteriori approfondimenti gli storici sono stati in grado di osservare come le 2 mummie potessero rappresentare un tassello molto importante nella ricostruzione della storia dell’Antico Egitto.
Infatti, la prima tomba è stata identificata come appartenente a Behnui-Ka. Le fonti parlano di lui come un sacerdote che deteneva ben 7 titoli, tra cui quello di purificatore e di giudice. La seconda mummia sarebbe invece di Nwi, capo del Grande Stato e sovrintendente dei nuovi insediamenti del re Khafre, il faraone che diede l’ordine di costruire le piramidi di Giza.
Precedente scoperta a Luxor
Il 2019 sembra essere un anno particolarmente fortunato per gli studiosi dell’Antico Egitto.
La terra dei faraoni ha di recente restituito alla luce del sole diversi manufatti, a ulteriore testimonianza della magnificenza dell’antico popolo che ha governato nei pressi del Nilo agli albori della civiltà. Ad Aprile 2019 gli studiosi hanno trovato una tomba a Luxor, a circa 700 chilometri dal Cairo. Secondo quanto pubblicato dagli studiosi, la tomba risalirebbe alla XVIII dinastia dei faraoni – datata tra il 1500 e il 1200 a. C. – e si confermerebbe tra le più grandi e ricche scoperte finora. Infatti, ad affascinare gli addetti ai lavori sarebbe stato il tesoretto lasciato dagli antichi egizi alla mummia per renderle il viaggio verso l’aldilà più confortevole. Ed ecco quindi che all’interno del sepolcro di Luxor gli studiosi hanno rinvenuto diverse statuette e maschere, insieme a vasi riccamente decorati e oggetti preziosi, immediatamente catalogati per approfondimenti.
In un’epoca in cui si pensa che sia stato già visto tutto e che non ci sia più nulla da scoprire, è interessante rendersi conto di come il passato abbia ancora molte sorprese da rivelare agli storici moderni. Magari alcune saranno più preziose di altre, ma tutte insieme costituiscono frammenti di forme e dimensioni differenti che solo riunite potranno fornire un’immagine completa della storia del grande popolo dei faraoni.