Parlando di piscina si considera nell’immaginario comune, un recipiente piuttosto cavo che viene all’occorrenza riempito d’acqua dolce o salata e che viene utilizzata per fare il bagno ma anche come elemento scenico d’arredo.
Chi non ha una piscina non saprà che per mantenere l’acqua, per sua natura instabile, sempre pulita e priva di organismi è necessaria molta manutenzione e soprattutto l’inserimento di pasticche di cloro.
Oltre ad emanare un cattivo odore e talvolta a causare non pochi disagi a chi s’immerge, il cloro può essere dannoso per gli animali. Studi dimostrano che il cloro che non viene assorbito dalle piante ha però effetti sul cuore, sangue e apparato respiratorio degli animali. Di diversa origine invece solo le piscine Naturali.
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Cosa sono le piscine Naturali
Negli ultimi periodi si è diffusa l’usanza, complice anche la ricerca di una vita più sostenibile, di progettare piscine al cui interno al cui interno ci sono piante e microrganismi validi in grado di filtrare e purificare da soli l’acqua, creado le condizioni ideali per un micro sistema autosufficiente.
Le piscine naturali o biologiche sono composte da due zone: la prima è la zona dedicata al bagno ed occupa la 2/3 della superficie totale.
La seconda è quella dove si trovano le piante che si occupano della depurazione dell’acqua.
L’acqua filtrata in questa zona viene inviata nella zona uno. Le piante interessate in questo processo sono: le piante galleggianti (oltre ad emanare ossigeno proteggono l’acqua dal sole perchè fanno ombra evitando lo sviluppo di alghe, fanno parte delle piante galleggianti le Ninfee e le Lenticchie d’acqua), le radici ( che si occupano di sintetizzare i materiali organici rendendoli alimento per le piante e quindi subito ssimilabili.
Fanno parte di questa categoria i Lilium acquatici e le canne comuni, infine ci sono le piante sommerse (indispensabili per l’equilibrio biologico, limitano la produzione di alghe e fanno in modo che l’acqua non diventi torbida). La manutenzione di queste biopiscine è molto alta, ma la soddisfazione altrettanto. Se non se ne può fare una a casa, vediamo dove è possibile usufruirne.
Piscine naturali in Italia
Da nord a sud passando per le isole c’è una grande varietà di bio piscine. Al Nord soprattutto che ripara in questo modo alla mancanza di mare, le più belle sono la Biopiscina nel Parco dell’Acqua a Bresci vicino il lago di Torrelunga.
La Biopiscina nel Parco dei Cimini a Viterbo. Intorno è stato costruito un bistrot, qui è possibile farsi coccolare e se si ha fame anche degustare i piatti tipici locali.
A pochi chilometri da Torino c’è la Goja del Pis dove è possibile ammirare anche una bellissima cascata. Nel cuore dell’Umbria la biopiscina scavata nella roccia del resort Eremito dove deliziandosi del panorama sulla vallata si potrà mangiare un menu’ vegetariano.
Le piscine Carletti nel Lazio con acqua che arriva a 58 gradi, a Ponza rinomate le piscine naturali e ad Ischia le piscine naturali della Baia di Sorgeto considarate le più belle d’Italia.
E ancora, le cascate Puzzarrati in Calabria a Gori di Rogudi, in Sardegna le piscine naturali Irgas nel Canyon d’Oridda e il laghetto d’Avola in Sicilia all’interno della riserva naturale dell’Orientaga Cava grande del Cassibile. Caratteristica cava scavata nella pietra bianca.
Nel Salento la più bella grotta della Poesia, dove ci sono due piscine ed un tempo sorgeva un antico templio. A Capo Milazzo la piscina di Venere, ricavata naturalmente nel mare, omonima se ne trova una anche all’isola di Vulcano scavata nel tufo e nel basalto.