Una zona tranquilla per goderti la neve fino in fondo è San Candido.
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San Candido è un comune in Alto Adige che offre un comprensorio sciistico meraviglioso: immerso nel panorama riconosciuto Unesco delle Dolomiti, questi luoghi risultano un po’ meno conosciuta all’utenza vacanziera rispetto ad altri posti e per questo motivo non sono particolarmente congestionati anche in alta stagione.
Se vuoi goderti in tutta tranquillità la montagna, ti consigliamo quindi le piste da sci di San Candido.
Per un totale di 110 km di piste da sci, il comprensorio Tre Cime, offre all’utenza tre diversi livelli di difficoltà: le piste più semplici si hanno a disposizione ben 44.9 km, per quelle intermedie 52.8 km e per quelle difficili 11.4 km.
Si tratta infatti di un territorio sempre innevato che copre ben 5 montagne collegate in modo doveroso fra loro, che è stato riconosciuto da diverse guide nazionali e non per la sua bellezza incontaminata, garantita anche da un sole che splende tutto l’anno in Alto Adige.
Con la possibilità di frequentare le piste anche dopo il tramonto, poiché sono regolarmente illuminate, si può optare per l’area sciististica più grande della zona, Sesto/ Elmo-Croda Rossa, con ben 75 km di piste a completa disposizione, che risulta ben collegata e quindi raggiungibile sia da Sesto sia da Versciaco.
È importante anche segnalare che al di sotto della cima Croda Rossa, vi sono alcune fra le piste più impegnative, fra le quali quella che è classificata fra le più ripide d’Italia, denominata Holzriese 2, che ha una pendenza del 71% ed una lunghezza di 700 metri con un dislivello di 300 metri.
Presso la seggiovia di Elmo e la risalita di Rienza a Dobbiaco, vi sono zone messe a disposizione per gli Snowboarder e per i Freestyler affinché possano compiere i loro salti e le loro evoluzioni.
In questo comprensorio vi sono ben tre Snowpark che è possibile frequentare: Snowpark Tre Cime presso il Monte Elmo, Shaka Snowpark presso Dobbiaco e lo Snowpark presso l’impianto di risalita a Baranci.
A fine giornata ci si può rilassare in uno dei rifugi presenti e rifocillarsi con piatti tipici locali per assaporare il territorio in tutti i suoi aspetti, compreso quello culinario che sicuramente non è da sottovalutare.