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Durante una vacanza in Campania uno dei luoghi più interessanti da visitare è il sito archeologico di Pompei, all’interno del quale si può ammirare una particolarissima casa dei misteri.
Pompei, la casa dei misteri
Nel corso di un viaggio in Campania una delle tappe fondamentali da fare è senza dubbio una visita presso il sito archeologico di Pompei.
In questo luogo si sono conservate intatte molte abitazioni, che ricoprono un ruolo decisamente importante a livello sia storico che artistico. All’interno del sito archeologico ci sono splendide case che si possono ammirare. Una di queste si trova nel contesto suburbano di Pompei ed è nota con il nome di Villa dei Misteri. Si tratta di un’abitazione scoperta nei primi anni del XX secolo, che presenta delle caratteristiche molto interessanti da notare.
La struttura della casa si può collocare a metà tra una villa d’otium e una villa rustica. L’autore della costruzione rimane tuttora ignoto ma con molta probabilità apparteneva a una delle più importanti famiglie di Pompei dell’età augustea.
Storia della villa
La datazione della villa la colloca intorno al I secolo a.C., con successive trasformazioni che sono con molta probabilità avvenute nel corso del secolo successivo. In seguito al terremoto del 62 d.C. l’edificio fu convertito da abitazione a complesso agricolo. Durante la famosa eruzione del 79 d.C. erano in corso degli importanti lavori di restaurazione all’interno della villa, che dovevano servire per adeguare la struttura alla nuova destinazione d’uso. La villa si può visitare nel corso di un giro presso il sito archeologico di Pompei passando per la necropoli. Si tratta di un’esperienza da fare assolutamente per immergersi in modo concreto nella storia del sito storico campano. La casa si trova sul lato occidentale del sito e anticamente si affacciava sul mare. Passando dal soggiorno è possibile raggiungere facilmente la cosiddetta Sala dei Misteri.
Il nome dell’abitazione
Il nome della casa si deve a un bellissimo ciclo di affreschi che si possono notare sulle sue pareti interne. Nella sala del triclinio si possono ammirare infatti magnifiche illustrazioni a grandezza naturale, che ricoprono interamente la parete della Sala dei Mistrei. Gli affreschi rappresentano con molta probabilità un rito di iniziazione ai misteri di Dionisio. Tuttavia, la critica è d’accordo su questo solo in modo parziale per via di alcune incongruenze riscontrate all’interno dei dipinti. Negli affreschi si può infatti leggere l’espressione contrariata della bambina, poi rappresentata come fanciulla, che si appresta a percorrere il percorso iniziatico. Molti critici hanno visto in questo particolare una sorta di repulsione mista alla rassegnazione nei confronti dei riti misterici.