Tra i monumenti simbolo della città francese di Avignone che l’antico Ponte San Benedetto, testimone della lunga storia della città. Un monumento architettonico particolare che, con la sua storia, continua ad affascinare i migliaia di turisti che ogni anno lo percorrono.
Ponte di Avignone: la storia
Il pont Saint Bénézet, anche noto semplicemente come Ponte di Avignone, è uno dei monumenti simbolo della città francese. Il ponte sorge appena fuori dalla città, sul Rodano, e risale al lontano 1177.
Il passaggio che parte dalla riva sinistra del fiume fu completato nel 1185 e più volte ricostruito. Questo collegava Avignone con Villeneuve-lès-Avignon sulla riva destra del Rodano. Delle ventidue arcate iniziali ne restano oggi solo quattro con due cappelle sovrapposte.
Inoltre, dal ponte di Avignone prende il nome la tradizionale canzone per bambini Sur le pont d’Avignon. Una storia interessante racconta il passato della città e dell’antico monumento. Una storia, tuttavia, che si unisce ad antiche leggende.
Il ponte tra storia e leggenda
Un’antica leggenda narra che il giovane Benedetto, Bénézet, pastore a Burzet, ricevette nel 1177 l’incarico divino di andare a costruire un ponte ad Avignone. Questo non venne considerato dal re cui il pastore aveva chiesto di poterlo costruire, ma infine il sovrano propose di accettare la richiesta di Benedetto a patto che egli riuscisse a spostare un gigantesco masso. L’impresa ebbe riuscì e Benedetto iniziò l’edificazione sui resti di spalle di ponte romane. Il ponte venne terminato nel 1185 e attraversava il Rodano sulla lunghezza di 915 metri.
Nella prima costruzione, le sole pile erano in pietra, mentre l’impalcato era in legno. L’opera venne, poi, ricostruita in muratura fra il 1234 ed il 1237.
Il ponte era largo appena due metri e mezzo e si appoggiava, verso circa la sua metà, sull’isola della Barthelasse, nel mezzo dei fiume. All’altezza della terza pila, fra la seconda e la terza campata, vi è una cappella dedicata a san Benedetto sovrapposta ad una dedicata a san Nicola, entrambi in romanico provenzale.
Il ponte si trovava sulla frontiera fra lo Stato della Chiesa ed il Regno di Francia. Infatti, si trattava dell’unico ponte per attraversare il fiume per chilometri.
La maggior parte del ponte era proprietà del re di Francia. Dal 1479 al 1669 il ponte viene distrutto dalle maree e prontamente ricostruito, finché una piena del Rodano porta via altre pile, lasciando il ponte più o meno come è ormai conosciuto: un troncone che parte da Avignone e termina nel mezzo del Rodano.