Ponte Vigo di Chioggia: storia e visita al simbolo della città

Tutte le curiosità sulle origini ed il passato del Ponte Vigo, lo storico simbolo della città di Chioggia, anche nota come la piccola Venezia.

Il Ponte Vigo è uno dei simboli più importanti di Chioggia, famosa anche come la piccola Venezia. Attrazione turistica di grande rilevanza, il ponte racconta un passato secolare della città lagunare.

Ponte Vigo, il simbolo di Chioggia

Il comune di Chioggia, compreso nella città metropolitana di Venezia, è uno dei luoghi più caratteristici e storici della Laguna Veneta.

Anche nota come piccola Venezia, la città è situata ai margini meridionali della città metropolitana. Infatti, confina con la laguna veneta a nord e ad ovest, con il mare Adriatico a est, con le foci dell’Adige ed il delta del Po a sud.

Tra i simboli più importanti della località troviamo il Ponte Vigo, un’elegante ponte bianco che ha assistito alle evoluzioni e alle trasformazioni della città.

Il ponte rappresenta il balcone della città ed è il più artistico degli otto ponti che cavalcano il Canal Vena, l’equivalente del Ponte di Rialto di Venezia. Non sorprende che il Ponte di Vigo sia un simbolo per i chioggiotti e, probabilmente, uno dei monumenti più fotografati. Inoltre, è stato anche fonte di ispirazione della cinematografia che, in più di una occasione, lo ha scelto come scenografia naturale.

Storia

Già presente nel 1408, l’antico ponte era già presente durante la guerra contro Genova. All’epoca fu il luogo dove si combatté, quindi se ne deduce la presenza almeno 1379. Il maestoso ponte fu restaurato nel 1424, ma risulta costruito in pietra solamente a partire dal 1478.

Il balcone della città è interamente rivestito di pietra d’Istria ed è caratterizzato da una balaustra in marmo. Il ponte, ricostruito in pietra nel 1685, con il podestà Giovanni Francesco Morosini. La sua trasformazione era dovuta al fatto che un manufatto di legno avrebbe comportato dei costi di manutenzione eccessivamente alti. Inoltre, il ponte era indispensabile alla città oltre ad essere considerato un simbolo di bellezza ed eleganza. Perciò, la data 1685 fu scolpita al centro dell’arco.

Poi, nel 1762 quattro leoncini furono aggiunti agli angoli delle balaustre, insieme ai simboli del podestà Girolamo Arnaldi.

Infine, nel 1796, fu l’unico ponte a rientrare nel progetto di illuminazione notturno della città promosso dal podestà Angelo Memo. Il progetto, in più, donava un elegante fanale a doppio lume da posizionare sulla balaustra del ponte verso il mare, il quale, assieme con il fanale della Fortezza, presso la bocca di Porto, costituiva un punto di riferimento per i naviganti.

Curiosità

In passato, quando non esisteva ancora un sistema di illuminazione basato sull’energia elettrica, al centro del ponte vi era un faro di notevoli dimensioni. Questo aveva il compito di guidare e di orientare gli eventuali naviganti della stupenda laguna chioggiotta.

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