I ponti tibetani regalano emozioni e adrenalina allo stato puro, e vi sono anche in Lombardia, immersi in splendidi panorami naturali.
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Per vivere un’esperienza indimenticabile in Lombardia, i ponti tibetani sono un concentrato di adrenalina e avventura. Questi splendidi ponti sospesi, inoltre, sono immersi nei paesaggi più incontaminati della regione, regalando immagini incantevoli agli impavidi che scelgono di percorrerli.
Belli quanto spaventosi, i ponti tibetani sono delle lunghe passerelle che attraversano da un punto ad un altro le montagne, permettendo di camminare sul vuoto. Un’esperienza di certo non adatta alle persone che soffrono di vertigini, ma che regala un momento da portare per sempre nel cuore.
Dall’alto del ponte, infatti, ci si immerge in paesaggi incontaminati mozzafiato, facendo affidamento alle proprie forze.
Si tratta, tuttavia, di ponti sicuri e stabili, che dispongono di tutte le sicurezze necessarie.
Anche in Lombardia è possibile attraversare quelle passerelle da brivido, per vivere un’avventura di adrenalina pura in luoghi spettacolari.
Vediamo, quindi, quali sono i ponti tibetani presenti sul territorio lombardo e come raggiungerli.
Il Ponte del cielo è il ponte tibetano più alto d’Europa ed è uno dei più famosi della regione. Con i suoi 140 metri di altezza collega i due versanti della Val Tartano, Campo Tartano e Frasnino, nella provincia di Sondrio.
Lungo 234 metri, il ponte è composto da 700 assi di legno di larice della Val Tartano ed è accessibile da tutti, anche dai bambini.
Dall’alto del ponte si può ammirare uno splendido panorama sulla valle, sulla Diga di Colombera e sulla Bassa Valtellina.
Il “Ponte del cielo” è aperto tutto l’anno dalle 9.30 alle 16.30, il biglietto costa 5 euro per gli adulti. Invece, è gratuito per i bambini. La biglietteria si trova in Via Costa a Campo Tartano. Per l’accesso nei weekend e nel mese di agosto è fondamentale la prenotazione attraverso il sito web.
Poco distante da Milano troviamo, invece, il Ponte dei tre salti all’interno del Parco del Ticino. Si tratta di un ponte tibetano lungo 70 metri posto a 8 metri d’altezza, e si estende sopra le acque della centrale idroelettrica Edison e immerso in una folta vegetazione. La struttura, in acciaio e legno è percorribile da tutti.
Per raggiungere il ponte tibetano di Turbigo è necessario giungere in località Tre salti e parcheggiare l’auto nel parcheggio sterrato in prossimità del pub La Cabotina.
Il ponte che balla è una vera sfida da affrontare. Si trova a Clanezzo, in provincia di Bergamo, ed è il ponte sospeso più antico della Lombardia. Risale, infatti, al 1878 e attraversa il fiume Brembo per un totale di 75 metri di lunghezza.
In più, a poca distanza vi è un altro ponte, il “Ponte di Attone” che anticamente univa i paesi di Clanezzo e Almenno.
Un terzo ponte tibetano si trova all’interno del Parco Spina Verde, alle porte di Como. Per raggiungerlo si percorre il sentiero 12, lungo 3 chilometri partendo dalla località Maiocca a Cavallasca in direzione Monte Olimpino. Anche in questo caso, il ponte è adatto a tutti.