La guida a cosa vedere a Ponza in due giorni, davanti al golfo di Gaeta, nel Lazio.
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La guida a cosa vedere a Ponza in due giorni, tra i luoghi più belli e affascinanti della più grande delle isole Ponziane. Una meraviglia dopo l’altra da esplorare, tra natura, relax e bellezze.
Ponza, la più grande delle isole Pontine, è un piccolo paradiso mediterraneo che nasconde luoghi meravigliosi e scenari naturali mozzafiato. Situata davanti al Golfo di Gaeta, appartenente alla provincia di Latina, nel Lazio, e in passato ha fatto parte della provincia di Terra di Lavoro.
Si tratta della meta ideale per gli amanti del mare. Infatti, tutta la costa offre cale, baie e spiagge di varie dimensioni, quasi tutte libere e affacciate su acque che vanno dal verde al turchese. Ma vediamo cosa vedere in due giorni a Ponza.
La maggior parte delle spiagge dell’isola si raggiunge in barca. Tuttavia, tra quelle raggiungibili via terra c’è Chiaia di Luna, la più famosa, che prende il nome dalla luminosità della falesia da cui è protetta. Questa è una spiaggia libera e ci si arriva tramite un tunnel di epoca romana lungo 170 metri che parte dalla strada provinciale.
La baia di Bagno Vecchio, invece, prende invece il nome dalla colonia penale qui istituita dai Borbone e oggi è una spiaggetta sassosa e riparata. La si può raggiungere dal Porto a piedi.
Da non perdere, poi, anche Cala Feola, raggiungibile con una passeggiata a piedi dal porto, ed è uno dei pochi lidi sabbiosi di Ponza.
Per chi è in cerca di posti più mondani, invece, c’è la Spiaggia del Frontone, collegata al porto tramite un sentiero e il taxi via mare. Il nome deriva dalla parete di roccia bianca che la costeggia, simile al frontone di un tempio. La spiaggia è attrezzata anche con lettini e ombrelloni. In più, poco prima del tramonto si trasforma in una discoteca a cielo aperto.
Le Grotte di Pilato sono cunicoli scavati nella roccia lungo la costa, e si possono visitare sono in barca poiché gran parte della struttura è oggi sommersa. Si tratta di un insieme di tunnel collegati da una piscina centrale che pare fosse un murenaio Romano, cioè una vasca di allevamento per i pesci. Tuttavia, altre correnti di pensiero ritengono che fossero dei bagni privati collegati alla villa di Ottaviano Augusto, che si trova sul costone soprastante e di cui oggi restano pochi ruderi. Leggenda vuole che il nome delle grotte derivi da Pilato, giovane rampollo attaccabrighe della Roma imperiale, mandato qui per toglierlo dai guai.
Il porto borbonico è il posto migliore per chi è in cerca di panorami mozzafiato. Si tratta, infatti, di un bacino a forma di ferro di cavallo, che accoglie i turisti con un lungomare semicircolare. Il porto rientrava nel progetto di urbanizzazione dell’arcipelago ponziano voluto da Ferdinando IV di Borbone. Tutta la struttura si inserisce nell’antico porto greco ed è rivolta ad Occidente. La costruzione del porto è partita nel 1772 ed è durata 7 anni, con varie difficoltà tecniche tra cui lo svuotamento dei fondali antistanti per permettere l’attracco di navi di grossa stazza. Oggi è considerato uno degli esempi migliori di architettura borbonica.
Le case nelle grotte a Ponza sono un fenomeno tipicamente isolano. Si tratta, infatti, di abitazioni scavate nella roccia, utilizzate fin dalla preistoria e riadattate più volte nel corso della storia di Ponza. A Ponza se ne possono trovare diverse nella località Le Forna, che si raggiunge dal porto in autobus. Qui, durante il periodo borbonico che prevedeva la ripopolazione delle isole, si insediò una colonia di lavoratori provenienti da Torre del Greco. Ancora oggi alcune di queste grotte sono abitate, utilizzate specialmente come case di vacanza.
Con la sua cupola, la Chiesa dei Santi Silverio e Domitilla domina il mare e il centro di Ponza. La sua costruzione risale al 1775, durante il periodo borbonico.
Si tratta di un imponente edificio a pianta quadrata, costruito con il tufo locale, che all’interno custodisce un prezioso mosaico, una tela che raffigura la Santissima Trinità e la Natività della Vergine di Michelangelo Cerruti. La cappella e le pareti sono decorate con affreschi ispirati alla Cappella Sistina e che risalgono al 1940. Oggi è il monumento religioso più importante dell’isola.
Il Giardino Botanico di Ponza si trova a picco sul mare, dominato da un villino borbonico in stile Neoclassico, sulla Collina del Belvedere.
Il Giardino è stato creato negli anni ’80 e ricrea la flora tipica di Ponza. In più, oltre al giardino che circonda la villa, sulle pendici della collina si può ammirare un sorprendente giardino acquatico.