La Chiesa arcipretale della Santissima Trinità di Possagno, anche nota come Tempio di Canova, è uno dei monumenti più interessanti della cittadina. Un luogo di storia, di arte e di meraviglia, rappresenta un gioiello imperdibile del Veneto.
Scopriamo, quindi, la storia, i tesori e le curiosità sul Tempio Canoviano.
Possagno, Tempio di Canova: storia
Il piccolo comune di Possagno, in provincia di Treviso, è il paese natale del famoso scultore e pittore Antonio Canova.
Un luogo ricco di storia, e caratterizzato dalla presenza di una splendida chiesa realizzata dallo stesso artista.
Stiamo parlando della chiesa arcipretale della Santissima Trinità, nota soprattutto come Tempio Canoviano.
Si tratta, infatti, di uno dei monumenti più importanti di Possagno, situata in posizione discosta e sopraelevata rispetto al centro abitato, sorgendo ai piedi del col Draga a 342 metri sul livello del mare.
La chiesa è stata progettata agli inizi del XIX secolo, e le spese dei lavori furono sostenute dalle tasche dello stesso artista. Canova, infatti, decise di spendere tutto il suo patrimonio per la costruzione del Tempio e chiedeva ai concittadini soltanto la calce, i sassi ed il sabbione. Così, la popolazione offrì di lavorare di sera e nei giorni di festa.
L’idea di Canova era quella di realizzare un grandioso edificio circolare dotato di pronao, prendendo ispirazione dal Pantheon di Roma, ma con colonne doriche, come il Partenone di Atene.
Canova, tuttavia, non vide mai l’opera completata poiché morì nel 1822, mentre la costruzione terminò nel 1830.
Oggi la chiesa ospita le sue spoglie, insieme al gruppo della Pietà.
La struttura
La chiesa presenta un mix di stili, con un colonnato in stile greco, ispirato dal Partenone ateniese, ed un corpo centrale simile al Pantheon romano. Invece, l’abside e l’altare maggiore rappresentano la parte di una chiesa cristiana.
L’artista, quindi, unì sapientemente l’arte cristiana, greca e romana, dando vita ad un vero capolavoro artistico e architettonico.
Varcato l’ingresso della chiesa si viene accolti da una grande cupola divisa in file di 32 cassettoni che riportano un rosone dorato al centro.
Al centro dietro l’altare maggiore si trova il dipinto di Canova Deposizione del Cristo dalla Croce. Nella nicchia di sinistra si trova, invece, la tomba in cui riposano Antonio Canova e il fratellastro Giovanni Battista Sartori.
Ai lati, invece, vi sono metope del Canova che rappresentano la Creazione e la Spirazione dell’anima. Nella nicchia di sinistra, poi, è presente la Pietà che Canova modellò in gesso, ma che non riuscì a scolpire in marmo e venne poi fusa in bronzo da Bartolomeo Ferrari.