Se si vive nel Nord Italia si ha il grande vantaggio di poter raggiungere in poche ore di macchina la Provenza, patria indiscussa della lavanda. Per vedere posti splendidi basterà inoltre un solo week end e non sarà dunque necessario prendersi settimane di ferie.
Provenza: cosa vedere
Il miglior periodo per recarsi in Provenza è Luglio, quando i campi di lavanda mostrano tutto il loro splendore.
La Provenza è composta da tanti piccoli paesini caratteristici tutti da scoprire, ecco qualche bell’esempio.
Aix en Provence, conosciuta anche come la città dalle mille fontane, tra cui una da cui sgorga acqua a 34° e con il fondale completamente ricoperto di muschio.
Isle-sur-la-Sorgue invece è un paesino della Provenza caratterizzato da diversi canali su cui si trovano antiche ruote idrauliche di legno e attualmente coperte da muschio.
Nel centro storico alcune sono addirittura funzionanti.
Ma l’aria provenzale non finisce qui, in quanto è molto frequente notare le persiane delle abitazioni colorate e attorniate dall’edera. Qui una cena su un ristorante sull’acqua è praticamente d’obbligo.
Abbazia di Senanque, quest’abbazia cistercense è divenuta famosa in tutto il mondo perchè completamente immersa nella lavanda.
L’edificio è stato costruito nel 1148 e dispone di un dormitorio, di una chiesa e di un chiostro.
Per evitare di incontrare orde di visitatori, è bene alzarsi all’alba e godersi tutta la tranquillità che questo luogo è in grado di offrire.
Gordes, spettacolare villaggio situato su uno sperone roccioso dove Russel Crowe girò un film.
È caratterizzato da case costruite in roccia bianca. A 1,5 da Gordes si trova inoltre il Village des Bories, un museo a cielo aperto composto da una ventina di capanne costruite in pietra a secco.
Rousillon è celebre per essere sia il villaggio dell’ocra, sia per la sua bellezza che lo rende uno dei più belli di tutta la Francia.
L’ocra viene estratto dalle cave circostanti e si può trovare in mille sfumature su tutte le case.
E’ inoltre possibile visitare la valle dell’Ocra, ossia un insieme di formazioni rocciose, alle quali gli agenti atmosferici hanno dato la forma di pinnacoli.
La valle dell’Ocra, per via delle forme insolite delle rocce, viene chiamata anche le Falesie dei Giganti o la Valle delle Fate.
Il colore del terreno è dovuto alla presenza di ossidi di ferro, ma secondo un’antica leggenda, verso la fine del XII si consumò una tragica storia d’amore: la terra diventò rossa per via del sangue versato dopo il suicidio di Sirmonde, moglie di Raymonde d’Avignone.
La giovane donna si gettò dalle falesie in quanto suo marito uccise il suo amante, un attraente ragazzo che faceva il trovatore.
A Valensole esistono numerosi campi di lavanda che si alternano a campi di grano e girasole.
Oltre a queste infinite e rilassante distese, è possibile visitare il Castello de Bars, edificio costruito nel 1627 e la fontana situata in Piazza Thiers, realizzata nel 1734 e considerata un monumento storico.