Quali sono i Sette Colli di Roma? Nel corso della storia della città sono stati intrecciati con la fondazione di Roma e per ciò sono così importanti.
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È comune sentire parlare dei famosi Sette Colli di Roma nel corso della storia della città, perché sono estremamente intrecciati con la fondazione di Roma, la delimitazione originaria dei confini della città e il suo consolidamento del potere nel tempo. Oggi i colli assomigliano più a creste di terra che a veri e propri monti, perché le costruzioni e gli sviluppi nel corso dei secoli hanno reso alcuni di essi difficili da identificare.
Continuate a leggere per conoscere i retroscena che rendono unico ogni colle e la loro attuale rilevanza per Roma.
Il colle più famoso, il Palatino, è il luogo in cui si pensa sia stata fondata la città di Roma.
Secondo la mitologia romana, Romolo e Remo furono abbandonati nel fiume Tevere e furono salvati grazie a una lupa che li allattò; furono poi salvati e cresciuti da un pastore e da sua moglie. Nati come leader naturali, si contesero il posto dove fondare l’Impero Romano e Romolo alla fine uccise Remo, gettando le fondamenta della città sul colle Palatino.
Un altro colle significativo per l’identità di Roma è il Campidoglio, che si affaccia sul Foro Romano e oggi ospita il municipio di Roma. Il Tempio di Giove, il più grande e importante tempio romano antico, si trovava su questa collina ed era simile al Partenone. Nel XVI secolo, la collina fu notoriamente abbellita da Michelangelo con disegni concentrici sulla pavimentazione e una grandiosa rampa di scale a cordonata.
Come il Palatino, anche l’Aventino svolge un ruolo importante nel mito della fondazione di Roma. Secondo la leggenda, quando Romolo e Remo si contendevano il potere, Romolo scelse di fondare il suo impero sul Palatino, mentre Remo optò per l’Aventino. Romolo finì per uccidere Remo, ma l’Aventino continuò a essere un luogo ambito da potenti governanti e ordini nel corso dei secoli, grazie alla sua posizione strategica e facilmente fortificabile che domina il fiume Tevere.
Vicino al Colosseo, il colle Celio era il quartiere residenziale delle famiglie ricche di Roma durante l’epoca della Repubblica. Sotto le vicine rovine delle Terme di Caracalla sono state scoperte testimonianze di ville elaborate, che aiutano a far luce sullo sviluppo di questa zona. Nella zona ci sono molte chiese degne di nota, tra cui la Basilica di San Clemente a tre livelli, la rotonda Santo Stefano Rotondo e l’arroccata Basilica dei Santi Quattro Coronati.
Storicamente, il colle Esquilino era famoso per essere il luogo in cui sorgeva la Domus Aurea dell’imperatore Nerone, la più grande villa costruita nella civiltà romana, che si estendeva fino al Palatino e al Celio. Gli scavi sono attualmente in corso, ma i visitatori possono ammirare gli elaborati soffitti in stucco, gli affreschi e le dimensioni incredibilmente ampie durante le visite al cantiere nei fine settimana.
Il più alto dei Sette Colli, il Quirinale è la sede del Presidente della Repubblica che risiede nel Palazzo del Quirinale. È uno dei palazzi più grandi del mondo e in origine era una residenza del Papa: nel corso dei secoli, infatti, ha ospitato molti personaggi importanti, tra cui 30 Papi, quattro Re d’Italia e 12 Presidenti della Repubblica Italiana.
Incastonato tra i colli Esquilino e Quirinale, il Viminale è il più piccolo dei Grandi Colli di Roma. Si distingue per essere la sede della Stazione Termini di Roma, del Teatro dell’Opera e per ospitare due dei quattro Musei Nazionali di Roma. Il primo è Palazzo Massimo, con i bellissimi affreschi della Casa di Livia e la statua in bronzo del Pugile a riposo. Poi sono presenti le rovine delle Terme di Diocleziano, che in origine erano le più grandi terme dell’antica Roma.