I quartieri alternativi di Budapest da non perdere per il prossimo viaggio nella capitale ungherese.
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Andiamo alla scoperta dei quartieri più alternativi della capitale dell’Ungheria, Budapest, tra stili underground, movida e divertimento. Non ci sono solo terme, anche altri posti meno conosciuti incredibilmente belli!
La capitale ungherese, Budapest è una delle più belle città europee che sorgono sui fiumi.
Infatti, la splendida città è bagnata dal fiume Danubio che la taglia in due. A collegarli ci sono i numerosi ponti, tra cui il Ponte delle Catene, uno dei simboli della città.
Ma questa città non è solo fatta di grandi palazzi, come quello del Parlamento, o il Castello di Buda.
Infatti, tra le sue vie si nascondono quartieri alternativi molto interessanti da visitare.
Vediamo, quindi, quali sono alcuni dei quartieri e le zone più underground della città.
Uno dei quartieri più interessanti, dinamici e alternativi di Budapest è il Quartiere Ebraico Erzsebetvaros, Città di Elisabetta.
Erzsebetvaros è un luogo di creatività che stimola e unisce i giovani, i residenti, ma anche i turisti. Con la sua atmosfera decadente e cosmopolita, è un vero contenitore culturale. Infatti, negli ultimi anni è diventato un quartiere di tendenza. Proprio qui sorgono gallerie d’arte, librerie, negozi di design per creativi, atelier di stilisti ed artisti, vintage market.
Poi, tra le vecchie fabbriche in disuso, ci sono i Ruines Pub o Bar in Rovina, famosi ormai in tutto il mondo. Questi locali alternativi attirano i giovani di tutta Europa che vengono a Budapest per passare le loro serate in questi templi delle notti ungheresi.
Un’aria vissuta che contraddistingue questo quartiere, così come i suoi graffiti, i murales e l’arte, tra i tipici negozi di dischi e le caffetterie dall’aria hipster.
Questa è la Budapest più creativa e alternativa. Passeggiando tra le stradine consumate dalla storia e antiche sinagoghe nascoste tra palazzi fatiscenti, ci si ritrova nel cuore di questo quartiere.
Luoghi interessanti e pieni di storia, tra palazzi ottocenteschi e cortili nascosti che ospitano ristorantini kosher, in cui provare la vera cucina ebraica e ascoltare la dolce melodia della musica klezmer.
Tra i luoghi più interessanti di questo quartiere alternativo c’è, prima di tutto, la Grande Sinagoga di via Dohány. Questo è il vero simbolo del quartiere, nonché la seconda sinagoga più grande del mondo.
Altro luogo da non perdere è il Museo Ebraico, allestito all’inizio del XX secolo e che raccoglie testimonianze sulla comunità ebraica.
Un monumento davvero speciale e suggestivo è il Memoriale delle Vittime dell’Olocausto. Si tratta di un salice piangente noto come l’Albero della Vita, opera dell’artista ungherese Varga Imre. Si trova annesso alla sinagoga, vicino al cimitero ebraico.