Pronti per il rafting? Prima però capiamo come funziona e qual è il giusto abbigliamento.
Se si vuol vivere un’esperienza unica, un’emozione forte e indimenticabile, provare una scarica di adrenalina pura in compagnia dei propri amici quel che serve è un po’ di rafting, sport di gruppo per certi versi estremo che prevede la discesa di un fiume a bordo di un gommone.
Vediamo come funziona.
Negli ultimi anni in Italia questo sport d’acqua dolce, che ha avuto origine negli Stati Uniti, ha preso sempre più piede e conquistato tante persone, desiderose di imbattersi in tale esperienza.
Alla crescita della domanda, sono di conseguenza aumentate le località del Belpaese in cui, da nord a sud dello stivale, si può praticare questo sport e scoprire una destinazione sotto un altro punto di vista.
Tra i luoghi più suggestivi dove praticare rafting fare e capaci di regalare agli avventurieri panorami mozzafiato e ricordi indelebili, ci sono la Cascata delle Marmore in Umbria, il fiume Lao in Calabria, il fiume Aniene nel Lazio, i fiume Noce in Trentino, solo per citarne alcuni.
Ma attenzione, bisogna andare preparati, essere a conoscenza di come funziona l’esperienza e sapere come vestirsi.
L’esperienza del rafting prevede la discesa di un fiume a bordo di un gommone, il raft, realizzato con materiali molto resistenti e componenti autosvuotanti che gli permettono di non affondare per nessun motivo durante le discese dei canali.
Il rafting prevede, come tutti gli sport, dei livelli di difficoltà: essi sono stabiliti dalla scala WW che include, quindi, sei categorie di navigabilità, sulla base delle quali vengono stimate le entità delle discese e stabilito chi può partecipare o no.
Una volta formato il gruppo, costituito di solito da sei o sette persone, si sale sul gommone e si prende posizione, seguendo le indicazioni che sono state fornite all’equipaggio dai responsabili dell’avventura prima di imbarcarsi. A capo del gommone vi è, infatti, un capo bastone, che dirige le operazioni e guida nella discesa i meno esperti.
Tutti i componenti del gruppo saliti sul raft sono muniti di pagaia, con la quale dovranno vogare per schivare gli ostacoli che si presenteranno lungo tutto il percorso. In questo, è fondamentale la coordinazione dell’equipaggio per scendere il fiume in tutta sicurezza e vivere un’esperienza unica.
Per regalarsi un’esperienza da sogno facendo rafting, diventa anche importante come ci si veste e ci si equipaggia per affrontare questa avventura. Vengono fornite, infatti, delle indicazioni ben precise su come vestirsi per fare rafting che è opportuno seguire alla lettera.
Se l’abbigliamento tecnico, quindi tuta, casco e giubbotto salvagente, vengono fornite dall’associazione o organizzazione che coordina e gestisce le esperienze di rafting, ci sono invece degli indumenti che proprio non bisogna dimenticare se si è in procinto di effettuare una discesa.
Vestirsi a cipolla è la soluzione ideale, partendo dal costume da bagno per arrivare poi al k-way.
Poiché si tratta di uno sport acquatico, il costume da bagno è obbligatorio ma anche fortemente consigliato in termini di igiene: le tute vengono utilizzata più volte da persone diverse a ogni discesa e anche se dopo ogni giornata vengono disinfettate è opportuno mantenere delle accortezze per proteggere il vostro corpo.
Sopra il costume da bagno, l’outfit di chi fa rafting prevede una maglia tecnica a maniche lunghe e le calze, di lana o in fibra sintetica. Assolutamente vietati i calzini.
Lo strato ancora più esterno prevede di indossare un k-way o un’altra tipologia di giacca impermeabile ma leggera.
Anche i piedi hanno il loro momento di gloria in questo sport, nonostante si scelga in acqua: da non dimenticare, infatti, per affrontare al meglio una discesa a bordo del raft le scarpe da ginnastica o da trekking leggero.