Viaggiare e rispettare la quarantena adesso è possibile grazie ai Resort Bubble, vediamo cosa sono e come funzionano. Hotel di lusso dedicati ai viaggiatori che devono rispettare l’isolamento fiduciario.
Resort Bubble: cosa sono
Il settore turistico si è fermato a causa del Covid-19, ma in giro per il mondo sono nate nuove alternative per ritornare a viaggiare.
Tra le restrizioni vigenti in quasi tutti i Paesi c’è la quarantena obbligatoria per un periodo che può arrivare fino a 15 giorni dall’ingresso in un altro Stato.
Spesso, infatti, non è sufficiente fornire il risultato del tampone negativo, ed è da questa idea che è nato il Resort Bubble.
Si tratta di hotel che offrono una sorta di “bolla” ai viaggiatori per rispettare la quarantena in un luogo da sogno. Parliamo, infatti, di strutture che offrono il massimo della sicurezza ai viaggiatori insieme al massimo del comfort.
Un metodo di viaggio diverso, sicuro, e soprattutto efficace contro la diffusione del virus.
Tra i primi hotel ad aver testato la “bolla” c’è il Grand Hyatt Baha Mar, un resort di Nassau Paradise Island alle Bahamas.
Come funzionano le bolle
I viaggiatori, una volta giunti a destinazione, all’interno dell’hotel devono igienizzarsi le mani e sottoporsi ad una scansione della temperatura. Azioni ormai diventate normali anche all’interno di supermercati e negozi.
Una volta completato il check in, il personale ricorda agli ospiti di indossare la mascherina all’interno e anche all’esterno. Non può mancare né durante una passeggiata all’esterno, né quando ci si rilassa in piscina.
Si prosegue, poi, con una sorta di mini visita clinica in cui gli infermieri effettuano alcune domande e sottopongono all’ospite un test antigenico rapido e gratuito.
Gli ospiti, così, vengono accompagnati all’interno della camera, ma la chiave viene consegnata solamente una volta che il test sia risultato negativo.
In circa mezz’ora il personale fornisce il risultato del test e, di conseguenza, la chiave della camera.
A Kauai, gli ospiti che partecipano alla bolla del resort devono anche indossare un braccialetto di monitoraggio per 72 ore come misura di tracciamento dei contatti. Devono inoltre completare i controlli sanitari online giornalieri.
Questi resort hanno, così, l’obiettivo di impedire agli ospiti di vagare fuori dalla proprietà durante le prime 72 ore. In più, un’app invia avvisi sullo smartphone se l’ospite esce dalla “bolla” del resort.
Trappole o resort di lusso?
Durante il periodo di quarantena gli ospiti non sono intrappolati all’interno delle camere. Infatti, Timbers Kauai a Hokuala ha collaborato con l’adiacente Marriott Kauai Beach Club per creare un’area di 800 acri.
In quest’area gli ospiti in quarantena potranno godere di servizi all’aperto come piscine, spiaggia e piste ciclabili durante i primi tre giorni sull’isola pur rimanendo in la zona di tracciamento del braccialetto.