Rimborso ritardo aereo, normativa e procedure per richiederlo

Prendere l'aereo è molto comodo, un po' meno quando ci si imbatte in spiacevoli ritardi.

Hai aspettato le vacanze per mesi e finalmente il giorno è arrivato? Oppure sei riuscito finalmente a fissare un appuntamento con un cliente che corteggiavi da tempo? Qualunque sia il motivo scatenante le valige sono pronte, il biglietto aereo acquistato e, infine, sei giunto in aeroporto per la partenza.

Hai pianificato tutto nel minimo dettaglio e controllato freneticamente l’orologio per non fare tardi; prima di arrivare al check in getti uno sguardo veloce ai monitor che segnalano le partenze e ti rendi conto che qualcosa non va. Il tuo volo è segnalato come “delayed” e ti rendi conto che, da quel momento in poi, sei in mano al vettore aereo che nel migliore dei casi aggiornerà costantemente i monitor con l’evolversi della situazione, ma nel peggiore dei casi potrebbe tacere del tutto.

A chi non è mai successo di sentirsi impotente in un contesto simile oppure ostaggio delle compagnie aeree? Intanto l’umore comincia ad oscillare tra una cupa rassegnazione e improvvisi moti di stizza quando cominci a renderti conto che il ritardo continua ad aumentare. Il timore, infine, è quello di vedere il volo in trasformazione e passare da “delayed” a “cancelled”.

Rimborso ritardo aereo: regolamento CE261/2004

A tutela della salute psicofisica del viaggiatore esposto alle bizze delle compagnie aeree e del suo portafoglio, il legislatore ha emanato un Regolamento Comunitario (261) nel 2004 con il quale ha inteso normare giuridicamente i diritti dei passeggeri aerei che incorrono in imprevisti più o meno gravi legati ad un disservizio aereo.

Se la Carta dei passeggeri prevede che in caso di ritardo superiore alle tre ore il viaggiatore abbi diritto ad avere dell’acqua e ad effettuare due telefonate gratuite, il Regolamento europeo stabilisce che lo stesso ha diritto ad avere un giusto indennizzo in caso di ritardo aereo, cancellazione del volo o negato imbarco in caso di overbooking da parte della compagnia.

Per quel che concerne il caso specifico del ritardo di un volo, la normativa prevede che il passeggero abbia diritto ad essere indennizzato nei seguenti casi:

  1. C’è un ritardo di più di tre ore;
  2. Il volo è in partenza da un aeroporto comunitario;
  3. L’aereo è in partenza da uno scalo extra europeo, ma la compagnia aerea è comunque di diritto europeo.

Una volta assodato il diritto ad un equo indennizzo poiché il volo rientra in uno dei casi sopra indicati, è bene precisare che, nel caso in cui, il ritardo accumulato sia superiore alle cinque ore il passeggero ha diritto a non partire più e ad essere rimborsato interamente.

Se, invece, il passeggero ha deciso di volare comunque avrà diritto ad un indennizzo il cui importo varia in relazione alla lunghezza della tratta aerea da percorrere e viene quantificato come segue:

  1. Per tratte fino a 1.500 Km il passeggero ha diritto ad un bonus pecuniario di Euro 250;
  2. Per tratte europee ed i voli extra europei compresi tra 1500 e 3500 chilometri l’indennizzo sale a Euro 400;
    3. Per tutti i voli internazionali oltre i 3.500 chilometri la cifra sale ancora a Euro 600.

Come richiedere l’indennizzo?

Sulle modalità di richiesta della compensazione pecuniaria regna un sottile velo di mistero; il potere contrattuale dei vettori aerei e la normativa farraginosa e sconosciuta ai più può scoraggiare anche il passeggero più agguerrito.

In realtà la procedura può essere meno di complessa di quanto si può immaginare. Le strade percorribili non sono univoche anche in considerazione del fatto che ogni compagnia aerea disciplina la materia in modo differente.

In via generale è possibile affermare che la maggior parte dei vettori mette a disposizione dei passeggeri sul proprio sito internet un apposito modulo da compilare ed inoltrare direttamente alla compagnia con la richiesta di rimborso.

In via subordinata, abbiamo verificato che altre compagnie chiedono che il passeggero avanzi la propria richiesta via cavo contattando direttamente il servizio clienti.

Se foste confusi e per tutti coloro che si sentono inesperti in materia esistono delle piattaforme internet che si offrono come interfaccia con le compagnie per espletare le procedure di rimborso (contro pagamento di un corrispettivo economico); mentre nei casi più ostici non rimane che ricorrere alle vie legali con tutte le lungaggini del caso.

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