Rodi, un viaggio sull'isola delle Rose.
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Rodi è senza dubbio un luogo affascinante, ricco di storia e dalla mitologia incerta. Situata a soli 18 km dalle coste turche, l’isola è la più grande tra quelle che compongono l’arcipelago noto con il nome di Dodecanneso ed è affascina immediatamente per il suo lontanissimo passato ed il suo vivace presente, scopriamo cosa vedere a Rodi in un giorno.
Già l’etimologia del nome ci incuriosisce; nonostante varie ipotesi, infatti, una spiegazione certa non è ancora stata trovata. Alcuni studiosi, infatti, ritengono che il termine Rodi sia una derivazione dal greco antico del nome rosa (non a caso Rodi viene ancora oggi definita l’Isola delle Rose e non è raro trovare numerose simbologie che riportano alla simbologia floreale) mentre altri trovano corrispondenza certa con la ninfa Rodo figlia di Poseidone.
La mitologia e la leggenda avvolgono l’isola rendendola affascinante. Chi non ha mai sentito parlare del Colosso di Rodi? La grande statua in bronzo alta 32 metri raffigurante l’antico dio greco di Helios è ricordata, ancora oggi, per essere stata una delle sette meraviglie del mondo antico.
Dove fosse posta nessuno lo sa anche se una delle ipotesi accreditata ritiene che fosse collocata sulla collinetta alle spalle del porto e che avesse la funzione di faro. Molteplici sono le raffigurazioni che ne hanno dato visuali differenti; la più celebre ritrae la statua all’ingresso del porto che protegge l’isola dalle scorrerie navali, quel che è certo è che doveva essere davvero una meraviglia.
Cerchiamo, allora, di andare alla scoperta di una piccola perla incastonata nel mare; se il tempo a disposizione non è molto, lanciamoci alla ricerca delle sue peculiarità più belle.
Partendo dalle epoche storiche più lontane, Rodi offre ai suoi ospiti alcuni siti archeologici di particolare valore. Da non perdere, in primo luogo, la visita alla straordinaria acropoli di Lindos situata su una scenografica rocca a precipizio sul mare. L’ascesa è un po’ faticosa, ma il traguardo finale vale appieno le energie fisiche profuse.
Quel che colpisce, ancor più del valore storico delle vestigia archeologiche che si possono ammirare, è la straordinaria sensazione di benessere che si prova ammirando il paesaggio circostante. Una visita nelle ore serali, regala tramonti mozzafiato.
Se il tempo lo consente, la visita al sito archeologico di Kamiros è di grande suggestione. Gli scavi archeologici, infatti, hanno portato alla luce i resti di una fiorente civiltà dedita ai commerci ed organizzata dal punto di vista urbanistico. La città, assai interessante, fu distrutta nel 226 a.C. da una terribile scossa tellurica a cui ne seguì un’altra circa ottant’anni più tardi che pose fine a tutte le velleità di ricostruzione.
Abbandoniamo l’epoca ellenistica per fare un balzo nella storia. Atterrendo nel Medio Evo è la città di Rodi ad accoglierci con il suo maestoso castello. Imponente e frutto di una commistione di stili architettonici diversi, fu un importante nodo strategico verso la Terra Santa.
Il centro storico di Rodi merita una visita per le sue vie strette, per i resti archeologici di varie epoche e per i suoi bastioni imponenti.
L’isola è ricca di paesaggi incantevoli. Le spiagge, in primo luogo, sono una meta da non sottovalutare. Bellissima la baia rocciosa chiamata Anthony Queen (in onore del famoso attore americano che girò proprio a Rodi il film “I cannoni di Navarone” e luogo ideale per uscite di snorkeling.
Altrettanto pregevoli sono le spiagge di Lindos, che gode di un mare cristallino, e quella di Lardos di sabbia e ciottoli, particolarmente tranquilla.
Per gli amanti dei paesaggi più selvaggi, la spiaggia di Prassonisi, posta nel lembo più estremo dell’isola è un luogo in cui l’Egeo ed il Mediterraneo si abbracciano. Sferzata a venti decisi ed inquieti è un luogo inadatto a bagni rilassanti, ma indicato per gli amanti del wind surf.
L’ultima menzione la vogliamo riservare per un luogo assolutamente unico. Assolutamente da non perdere è una passeggiata a Petaludes nel zona più occidentale dell’isola di Rodi. Si tratta di una zona dalla vegetazione rigogliosa e lussureggiante con piccoli corsi d’acqua che tra luglio e settembre gode del privilegio di essere luogo esclusivo di riproduzione di una particolare specie di farfalle. Camminare tra il grandissimo numero di farfalle che ne hanno fatto loro dimora è un’emozione impossibile da descrivere, ma da vivere assolutamente.