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La storia di Roghudi Vecchio
Roghudi Vecchio è un borgo abbandonato situato nel cuore dell’Aspromonte, in Calabria. La sua storia è segnata da eventi drammatici che hanno portato all’abbandono della comunità nel 1971, quando una serie di alluvioni devastanti costrinse circa 1.650 abitanti a lasciare le loro case.
Questo luogo, un tempo vibrante di vita, oggi è avvolto da un’atmosfera di mistero e desolazione, con le sue rovine che raccontano storie di un passato lontano.
Il fascino delle rovine
Passeggiando tra i vicoli di Roghudi Vecchio, i visitatori possono ammirare le antiche case in pietra, molte delle quali sono in rovina ma conservano un fascino unico.
Queste strutture, testimoni di un’epoca passata, offrono uno sguardo sulla vita quotidiana degli abitanti di un tempo. La natura, nel frattempo, si sta riprendendo i suoi spazi, creando un contrasto affascinante tra l’architettura umana e il paesaggio selvaggio circostante. La Chiesa di San Nicola, un tempo centro spirituale della comunità, è un altro elemento che aggiunge valore storico e culturale al borgo.
Leggende e misteri di Roghudi Vecchio
Roghudi Vecchio è anche un luogo ricco di leggende e racconti popolari. Si narra di un drago che un tempo abitava la zona e di un cavaliere che lo sconfisse, imprigionandolo in una roccia. Altre storie parlano di maledizioni e di anime inquieti che non trovano pace nel vecchio cimitero. Questi racconti, insieme all’atmosfera surreale del borgo, attirano appassionati di storia e mistero, rendendo Roghudi Vecchio una meta affascinante per chi cerca esperienze uniche. Inoltre, la presenza di formazioni rocciose come le Caldaie del Latte aggiunge un ulteriore strato di fascino naturale al paesaggio.
Come raggiungere Roghudi Vecchio
Raggiungere Roghudi Vecchio non è un’impresa semplice, ma il viaggio vale sicuramente la pena. Situato a circa 40 km a nord di Reggio Calabria, il borgo è accessibile principalmente in auto, anche se le strade possono essere strette e accidentate. Per gli amanti dell’escursionismo, ci sono sentieri che partono dai paesi vicini, offrendo un modo alternativo per esplorare questa area montuosa. È consigliabile avere una buona mappa e, se possibile, una guida esperta per navigare tra i sentieri dell’Aspromonte.