La Ryanair ha introdotto un supplemento di 25 euro per i neonati di età inferiore ai 2 anni che viaggiano a bordo degli aerei della compagnia.
Un supplemento per i neonati. La Ryanair ha pubblicato all’interno del proprio sito l’introduzione di una nuova tariffa nei confronti dei bimbi di età inferiore ai 2 anni. Secondo quanto si legge, la compagnia aerea ha imposto un supplemento di 25 euro per le famiglie a bordo con un neonato che non abbia raggiunto i 2 anni.
Nei confronti di questo supplemento si è mosso Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello Diritti”, chiedendo la rimozione della nuova tariffa.
La Ryanair è di nuovo sotto i riflettori. Intorno alla condotta della compagnia aerea è in corso da tempo un’accesa polemica nei confronti di alcune scelte del colosso irlandese.
L’ultima è stata quella del supplemento per i neonati. Le famiglie che viaggeranno a bordo degli aerei della compagnia dovranno pagare un supplemento di 25 euro per ogni figlio di età inferiore ai 2 anni. L’introduzione della nuova tariffa rielabora quanto finora promosso da Ryanair in merito al trattamento dei bambini più piccoli. Infatti, fino a qualche tempo fa questi ultimi potevano viaggiare gratuitamente sugli aerei Ryanair.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dello “Sportello Diritti”, Giovanni D’Agata. Quest’ultimo ha fatto espressa richiesta a Ryanair di ritirare il supplemento, in quanto contraddistinto da una mancanza di trasparenza da parte della compagnia nei confronti dei costi aggiuntivi. Inoltre, la richiesta di 25 euro per i neonati andrebbe a violare le norme del regolamento europeo.
La vicenda potrebbe avere delle conseguenze ancora più significative per la compagnia. Nel mese di Febbraio 2019, infatti, la Ryanair è stata multata dall’Antitrust alla luce della mancanza di una comunicazione trasparente e precisa nei confronti dei clienti in merito ai prezzi riguardanti il bagaglio a mano. L’accusa consisteva nel fatto che Ryanair non includesse nel prezzo del biglietto sul proprio sito il costo del bagaglio a mano, inserito in un secondo momento nel corso della procedura di prenotazione. Un elemento che avrebbe fatto storcere il naso sia ai consumatori, sia ai competitor della compagnia, che hanno segnalato come i prezzi del colosso irlandese fossero ovviamente più convenienti all’apparenza dei loro, perché riportati senza contare il costo del bagaglio a mano.
Alla luce di quanto risultato dalle indagini, l’Antitrust ha imposto una multa da 3 milioni di euro nei confronti della Ryanair, oltre all’obbligo di rendere chiari tutti i costi per un viaggio agli utenti. Per risolvere il problema la compagnia ha avuto tempo fino a fine Marzo. In tale periodo, Ryanair ha avuto la concessione di mantenere il sistema così com’era. Intanto la direzione del colosso irlandese ha ricevuto l’ordine di pensare a un’alternativa tariffaria valida per risolvere il problema.