Tra i desideri più accesi del popolo dei viaggiatori, oggi sdoganato dalla possibilità di ottenere voli a prezzi accessibili, la Tanzania rientra nelle destinazioni più ambite e desiderate.
Chi non vorrebbe trovarsi al centro di un documentario? Quei documentari che ci accompagnano sin da piccini, tra leoni e iene, elefanti che barriscono fieri e leopardi acquattati su alberi in attesa di una gazzella da inseguire e predare.
Questa è la Tanzania e il safari è il modo più intrigante di vederne gli aspetti più suggestivi, safari ovviamente fotografico. Un safari in Tanzania è l’essenza stessa dell’incontro possibile tra l’uomo e la Natura selvaggia, ancora viva e vitale, nel paese che è l’origine stessa dell’umanità. Scopriamo quale safari fare in Tanzania.
Safari in Tanzania: lodge o tenda nella savana
Dopo la suggestiva premessa arriva il momento in cui scegliere quale tipologia di safari scegliere.
Troppi pericoli possono trasformare il sogno in incubo: basta un momento di superficialità e una delle esperienze più belle della vita può divenire drammatico. Quindi un safari deve essere sempre gestito da persone preparate e competenti.
La possibilità di subire il fascino di farsi una doccia mentre poco lontano si odono i barriti degli elefanti, i ruggiti dei leoni, le urla scomposte delle grandi scimmie è possibile e la scelta di qual tipologia d’alloggio dipenderà dalle vostre esigenze e capacità d’adattamento.
In ogni caso dovrete predisporre un piano di vaccinazione perché una notte in tenda sotto la Luna d’Africa, con la Natura attorno che recita la sua litania di vita e di morte nell’oscurità è qualcosa di indimenticabile, coscienti però del fatto che zanzare o mosche, o l’acqua che berrete,possono essere fonte di malattie anche pericolose.
Dal lodge di lusso alla tenda in stile Livingstone la savana tanzanese vi attende proponendovi diverse soluzioni con diversi range di prezzo, a voi la scelta.
Safari in Tanzania, in che parchi
Il paese ha da anni scelto il turismo eco-friendly come fonte di reddito per migliaia di operatori: da ranger agli organizzatori di safari, dalle agenzie al personale addetto al settore gastronomico, alberghiero, artigianale, la Tanzania grazie al turismo è fiorita e i vari governi hanno decretato più aree come parchi protetti per la fauna selvatica.
Quindi quali parchi sono ipiù raccomandati per un safari indimenticabile? Uno dei piccoli gioielli del territorio è l’Arusha National Park, con landscape molto vari, dalla classica savana alle vette più importanti che possono superare i 4500 metri d’altezza, alla possibilità di ammirare un tramonto nel quale il Kilimangiaro si propone nella sua bellezza mozzafiato, l’Arusha National Park propone tutta la gamma di fauna più ambita dai safaristi.
Un altro spot importante è il Ngoro Ngoro, un cratere vulcanico attorno al quale la fauna e la flora fioriscono rigogliose. Dai rinoceronti ai ghepardi, dai leoni ai bufali, zebre,gnu, ogni esemplare è ben rappresentato in grande numero e facilmente osservabile.
Ma il cuore della Tanzania selvaggia, la patria di molte tribù Masai, è il Serengeti, forse la riserva di biofauna più famoso al mondo, un laboratorio a cielo aperto nel quale da anni l’uomo ha trovato l’armonia che aveva da tempo perso con Madre Natura.
Ora valutate quale safari sarà il vostro e fatelo con le parole di Karen Blixen da ‘La mia Africa’: “Il respiro del panorama era immenso. Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema…Lassù si respirava bene, si sorbiva coraggio di vita e leggerezza di cuore. Ci si svegliava la mattina, sugli altipiani, e si pensava: ‘Eccomi qui, e questo il mio posto’.