Una tappa imperdibile di questo autunno è la sagra del tartufo in provincia di Ferrara.
Se si parla di sagra del tartufo in provincia di Ferrara, viene subito in mente quella che si tiene a Sant’Agostino, piccola località che dal 2009 fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, anzi per essere precisi è stata la prima dell’Emilia Romagna.
La manifestazione di Sant’Agostino si tiene durante l’autunno e il pregiato tubero si sposa alla perfezione con le tradizionali ricette emiliane, basti pensare alle lasagne, ai tortellini o alle tagliatelle.
Data la grande affluenza di visitatori, si consiglia di prenotare un tavolo al ristorante appositamente allestito per l’occasione.
In più, chi lo desidera, potrà diventare cercatore di tartufi per un giorno, in quanto verrà organizzata una caccia all’interno del Bosco della Panfilia.
Questa suggestiva area verde si estende per circa ottanta ettari e grazie alla sua conformazione territoriale e climatica, favorisce la crescita e lo sviluppo dei tartufi.
Sant’Agostino è famosa per due tipologie di tartufi, ossia:
Oltre agli appuntamenti culinari, vale la pena visitare le seguenti attrazioni del territorio:
La Sagra del Tartufo di Bondeno, che si tiene nel mese di ottobre, prevede ben sei giorni all’insegna di questa delizia, che viene aggiunta a molte altre tipiche della zona come lo zafferano di Ferrara.
Quest’evento ha la peculiarità di essere gestito da autentici tartufai che preparano portate a base di vero tartufo, per esempio:
I tartufi vengono aggiunti proprio a tutte le pietanze, dagli antipasti ai dolci come il tiramisù, la cheesecake o la semplice coppetta al mascarpone.
Le specialità possono essere gustate presso un locale coperto e riscaldato situato nei pressi della piazza di Bondeno. Per assicurarsi un tavolo, si consiglia vivamente la prenotazione chiamando il numero indicato sul sito ufficiale dell’evento.
La manifestazione è gestita ed organizzata dall’Associazione Tartufai al Ramiol, denominazione dialettale dello strumento impiegato dai tartufai per l’estrazione dei tuberi.
In italiano è conosciuto come vanghetta o vanghella. I principali scopi dell’associazione sono la valorizzazione del territorio e la sua salvaguardia, i quali possono avvenire grazie al contributo economico di tutti i partecipanti alla sagra.
Con la raccolta fondi è infatti stato possibile realizzare il Bosco di Mel, ossia un bosco permanente di cinque ettari nel pressi del Panaro.
Qui sono stati inoltre piantati degli arbusti e degli alberi per arricchire ancora di più la zona verde.