La guida a cosa vedere e cosa fare nella città siciliana di Salemi, situata nella Valle del Belice.
Un romantico borghetto nel cuore della Valle di Belice, Salemi è la meta ideale per una fuga romantica, ma cosa vedere? Tanti luoghi importanti da scoprire all’interno della cittadina e nei dintorni, per una vacanza indimenticabile e suggestiva.
Lo splendido borgo di Salemi rientra nel territorio del libero consorzio di Trapani, nella regione sicula. La cittadina rappresenta, inoltre, il cuore della valle di Belice, nella Sicilia Occidentale.
Il borghetto sorge in posizione equidistante rispetto ai maggiori centri del territorio ed è situato tra le colline coltivate a vigneti e uliveti.
Raccolto attorno al castello, il borgo è inserito nel club dei borghi più belli d’Italia, e non a caso. Infatti, vanta bellezze mozzafiato tra le sue stradine acciottolate, oltre a godere di un paesaggio incredibile che giunge fino al mare.
Tante sono le storie e le leggende legate a questa antica città arqabo-medievale. Infatti, la leggenda vuole che per far fronte alla peste del 1270 il popolo salemitano si rivolgesse alla Chiesa per un santo patrono. Per tali ragioni, nel corso del 1290 Papa Nicolò IV decise che fossero gli stessi abitanti a scegliere il loro protettore. Così si scelse di estrarre da un bussolotto, contenente il nome di tutti i santi, il santo patrono. Dopo la prima estrazione uscì il nome di San Nicola di Bari. Non riscontrando alcun legame si optò per una seconda estrazione dopo la quale fu nuovamente San Nicola. L’estrazione, venne rieseguita e riconfermata per la terza volta.
Tuttavia, non solo di storia antica si parla a Salemi. Infatti, imperdibile è la visita al Museo della Mafia, aperto tutti i giorni, escluso il lunedì.
Ma vediamo quali sono i luoghi più belli da visitare.
Uno dei simboli della città, attorno a cui sorge l’intero borgo arabo-medievale, è proprio il Castello normanno-svevo. Si trova sul punto più alto della collina e domina Salemi, regalando un panorama mozzafiato. La fortezza medievale risale all’anno 1077 e fu fatto costruire da Ruggero il normanno sulle preesistenti fortificazioni greco-romano-arabe.
La basilica paleocristiana di San Miceli fu scoperta nel 1893 nella contrada omonima a Salemi. Si tratta di una basilica a tre navate, divise da due file di cinque pilastri, con abside sul lato ovest e nartece sul lato est. L’antica chiesa ebbe destinazione funeraria, come rivela la presenza di numerose tombe sul pavimento.
Si erano conservati i muri a quota molto bassa per circa metà del perimetro. Lo scavo mise in evidenza tre fasi di vita dell’edificio, caratterizzate da tre livelli pavimentali mosaicati. I mosaici furono gravemente danneggiati al momento della scoperta dai contadini accorsi alla ricerca di tesori sepolti.