Tutte le informazioni e le curiosità a proposito delle tradizioni venete che riguardano la festa di San Martino.
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La festa di San Martino è legata a molte tradizioni venete, che costituiscono una parte importante del patrimonio culturale della regione.
All’interno del territorio veneto la festa di San Martino è una delle occasioni più importanti dell’anno.
Questa festività è legata a una serie di tradizioni che sono entrate da tempo a far parte della cultura folkloristica del Veneto. Il legame di questa regione con il Santo si evidenzia attraverso l’ingente numero di paesini e di luoghi di culto dedicati a San Martino.
Inoltre, in occasione della festività dell’11 novembre si usa preparare dei manicaretti tipici della regione.
In Veneto il 12 novembre inizia il digiuno in vista delle festività natalizie. Questo offre l’occasione per celebrare la giornata dell’11 novembre attraverso un capodanno contadino, che prevede la preparazioni di pietanze caratteristiche del territorio veneto. L’allevamento di oche all’interno della regione fa parte della tradizione locale e durante la festa di San Martino si usa cibarsi della loro carne. L’11 novembre si festeggia anche la fine della vendemmia. Si tratta di un’occasione perfetta per iniziare a gustare il prelibato vino novello. Inoltre, San Martino è anche considerato il patrono degli osti, grazie a una leggenda che narra la trasformazione da parte del Santo dell’acqua in vino.
All’interno del territorio veneto moltissime opere d’arte e altrettanti luoghi di culto sono dedicati alla figura del Santo. Questo fatto testimonia in modo inconfutabile il legame del Veneto con la figura di San Martino. Si possono infatti ammirare nel territorio regionale addirittura 114 chiese dedicate al Santo. Inoltre, San Martino è il patrono di molti paesini veneti, che includono nella loro denominazione il suo nome. Un’altra interessante caratteristica del Veneto si trova nel fatto che molti proverbi e modi di dire sono legati a San Martino. Moltissime leggende popolari, sagre e festival, sono dedicate proprio alla figura che si celebra l’11 novembre.
La tradizione che prevede la consumazione della carne di oca nel giorno di San Martino ha origini decisamente antiche. Si tratta di un’usanza che si è diffusa nel territorio veneto molto prima dell’inizio dell’epoca cristiana. Da quando si celebra la festa di San Martino, il giorno 11 di novembre ha acquisito un significato legato anche alla tradizione cattolica. Inoltre, una leggenda collega la figura di San Martino proprio alle oche. Nel corso della sua vita, nel momento in cui venne eletto Vescovo di Tours, il Santo rifiutò perché non voleva abbandonare il saio. Si narra che furono proprio le oche a stanarlo e a convincere il Santo ad accettare l’incarico.